sabato 21 giugno 2014

Note varie di Fulvia Bandoli

Diciamoci le ragioni vere di questa rottura
Sono molto dispiaciuta per la rottura dentro sel perche' sono miei compagni e compagne e per il modo che non ha consentito una discussione chiara e che potesse almeno rendere partecipi coloro che non fanno parte del gruppo parlamentare.Ma anche attonita dalle motivazioni che leggo sui giornali e in alcune interviste.
La causa sarebbe la scelta congressuale di aderire a lista Tsipras perche invece Sel avrebbe dovuto fare una lista da sola per Schulz ( rimediando aggiungo io un altra sconfitta non passando il quorum...)? o ancora una delle cause sarebbe il decreto irpef, che andava votato convintamente secondo i compagni che ci lasciano perche' conteneva la misura degli 80 euro ( lasciando da parte tutte le altre cose e in primo luogo i tagli drammatici agli enti locali che poi saranno pagati dalle stesse persone che hanno ricevuto gli 80 euro)? No queste motivazioni non mi persuadono.
O meglio sono gli argomenti che si usano per non dire chiaramente la vera ragione della rottura. Temo che coloro che hanno scelto di lasciare Sel ( e di stare " con Renzi ma non nel governo o nella maggioranza "come dice Migliore stamattina con un artifizio retorico molto ardito perche' lui sa bene come so io che  Renzi e' il governo) lo abbiano fatto per una ragione politica molto seria ma che non hanno avuto il coraggio di esplicitare fino in fondo. A me pare che questi compagni pensino e siano oramai convinti da vari mesi che a sinistra del pd non ci sia piu' spazio per far  nascere  nulla  e che dunque tanto vale lasciar perdere ogni tentativo. Una valutazione politica che rispetto ma che non condivido. Non la condivido perche' vorrebbe dire che viene meno uno dei punti della nostra analisi comune, e cioe' che in Italia mancasse e manchi ancora una Sinistra popolare e riformatrice, con una cultura non minoritaria e capace di muoversi su politiche e proposte di alternativa al liberismo che ci ha condotti a questa grave crisi. E che questa Sinistra nonostante il suo 40 % non possa essere e non sia il pd. Pensare che non ci sia spazio politico alcuno fuori dal pd e' una "buona" ragione anche se a mio avviso non e' cosi, per abbandonare questa piccola e difficile impresa comune che e' Sel e le altre altrettanto difficili imprese come la Lista Tsipras e i suoi possibili sviluppi.Tutti gli altri mi paiono pretesti che nascondono la ragione vera. Perche' si puo' anche stare in minoranza dentro un partito e fare la propria parte. ma se invece si pensa che sia inutile il tentativo di dare all Italia una Sinistra o se si ritiene che il pd ( o il partito della nazione come lo chiama Renzi)  tutto possa contenere allora capisco meglio. ma mi rattristo ancora di piu'.
 
 Se manca un gruppo dirigente non avremo soggettivita' politica
care compagne e care compagne di Sel  quando si prende una decisione congressuale, quella di fare la lista tsipras con altre e altri e un pezzo di noi non e' convinto e non fa altro che dirlo durante tutta la campagna elettorale, quando dopo aver raggiunto faticosamente il quorum alcuni autorevoli dirigenti di sel dicono "'ora basta torniamo a fare Sel" come se in quella faticosa campagna elettorale avessimo scherzato e quando infine fa capolino neppure in modo tanto nascosto l idea di fondersi con il pd ( idea e proposta che io ritengo sbagliata ma che 
se avanzata resta sul tavolo soprattutto se alcuni parlamentari cominciano anche ad andare con il pd)... se avvengono tutte queste cose, un gruppo dirigente se ce' si fa carico subito di un chiarimento senza infingimenti e senza mettere tempo di mezzo. 

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