domenica 14 agosto 2011

LA CLASSE POLITICA NON ESISTE. ESISTONO LE CLASSI SOCIALI.

Sull'onda della giusta indignazione popolare per i continui sacrifici che vengono richiesti, per la corruzione di certi settori politici legati agli affari e alle imprese, per la sostanziale identità fra centro-destra e centro-sinistra che litigano su tutto ma poi votano tutto e tutti insieme (dalle guerre alle manovre economiche), cresce - anche in una campagna alimentata ad arte da chi ne ha tutto l'interesse - l'idea un po' qualunquista che i responsabili della crisi siano i politici generalmente intesi (come se fossero tutti uguali) e che si debba manifestare e lottare contro una cosiddetta "classe politica".
Questo è un grande errore, che serve - spesso anche senza esserne coscienti - per deviare la lotta dall'obbiettivo principale, il grande capitale industriale e finanziario euroatlantico, fatto da grandi ricchi, banchieri, industriali, membri di grandi consigli di amministrazioni di multinazionali, speculatori, sfruttatori, che sono i responsabili della crisi e del massacro sociale. La "classe politica" non esiste. Esistono le classi sociali, esiste la classe lavoratrice e la classe capitalistica. E' quest'ultima, e non la cosiddetta classe politica, la responsabile della crisi e che sta promuovendo il massacro sociale. Tant'è vero che la classe capitalistica euroatltantica (Bce-Fmi supportate militamente dalla Nato) ha commissariato il governo italiano e la falsa opposizione parlamentare, centro-destra e centro-sinistra, sia per fare questa manovra di enormi sacrifici che per fare la guerra alla Libia. E contemporaneamente indica al popolo, con una accorta campagna demagogica di stampa, la cosiddetta classe politica (anche per condizionarla ai suoi fini) come obbiettivo da combattere. Così, dopo aver dato l'esempio di tagliare quattro spiccioli agli stipendi dei parlamentari si potrà far accettare più facilmente il taglio dei già magri stipendi dei lavoratori .
E contemporaneamente salva se stessa dalla lotta di classe. Alla fine verrà un Montezemolo o un Draghi (che guadagnano 1000 volte più di un politico) a governare, come avvenne con l'imprenditore Berlusconi dopo la Tangentopoli del 1992, magari questa volta cancellando del tutto l'"inutile" e "costoso" parlamento, sostituito da uno snello e decisionista consiglio di amministrazione aziendale !
Ricordiamoci che non c'è mai fine al peggio. E il popolo italiano beve tutto, anche perchè si è persa del tutto la coscienza di classe e la critica al sistema capitalistico. Se non si ricreano in Italia un partito e un sindacato della classe lavoratrice non si tornerà a capire che lo scontro è di classe e non si riuscirà a indirizzare la lotta contro il vero avversario di classe, che è il capitalismo e che sono i capitalisti e ovviamente i loro servizievoli camerieri, sia in parlamento che nella stampa e Tv.
Leonardo Masella, DN PRC

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