MANOVRA: VELTRONI, UNICA VIA È UN ESECUTIVO NAZIONALE
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Una manovra «del tutto inadeguata ad affrontare la crisi. Espressione di un governo che non ha il coraggio di dichiarare il proprio fallimento nè l'ambizione di avviare un progetto di riforme». È di un governo, dice Veltroni, che dovrebe lasciare spazio a uno «istituzionale che possa recuperare prestigio all'Italia in Europa, garantire i mercati, avere un consenso parlamentare largo».
Sulla manovra ci sarà «assunzione di responsabilità da parte dell'opposizione» sui saldi, quello che deve cambiare «radicalmente invece è la composizione interna». All'ex segretario del Pd fa «piacere che anche Montezemolo» faccia sua «l'idea per esempio che sia più equo guardare al patrimonio piuttosto che alla dichiarazione dei redditi». Veltroni pensa anche al fatto che a fronteggiare la crisi mondiale poteva esserci lui: avremmo trovato «una soluzione fondata più sulle riforme che sulle manovre».
L'introduzione del pareggio di bilancio 'costituzionalè è qualcosa che può esser «discusso a condizione che si associ al dimezzamento immediato del numero di parlamentari». (ANSA).
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