PERUGIA - “Ennesimo dietrofront di Berlusconi, ennesima proposta di macelleria sociale del governo di centro–destra. Il 3 agosto annuncia che la crisi c'è, ma l'Italia è solida e la manovra del governo sufficiente, oggi il governo indica nuovi tagli agli enti locali, all'assistenza sociale, alle pensioni, e ripropone la reintroduzione dei ticket sanitari e dell'ICI”. E’ il commento del capogruppo del Partito della Rifondazione comunista-FdS Damiano Stufara alle notizie provenienti da Roma sulla manovra economica.
“Il teatrino che il governo ha rappresentato in questi giorni è noto – prosegue Stufara - e sarebbe poco più di una farsa se la situazione italiana non fosse grave e la manovra non colpisse le aspettative e la capacità di migliaia di cittadini di vivere dignitosamente la propria vita. Ciò che il Prc-FdS ha da sempre denunciato, il rischio di una uscita a destra dalla crisi, si sta pericolosamente concretizzandosi. Il pericolo che la crisi fosse usata per dare il colpo definitivo al sistema pensionistico, al Welfare e al sistema dei servizi locali oramai è evidente. Questo è l'obiettivo della destra italiana, con la ‘disponibilità’ del terzo polo centrista”.
“Per noi – aggiunge - è ora di fare chiarezza. La crisi che sta colpendo le economie di tutto il mondo è crisi del sistema neoliberista globalizzato. E' il prodotto di politiche di deregolamentazione del mondo del lavoro, della circolazione dei capitali e della merce, che ha provocato da un lato una precarizzazione progressiva del mondo del lavoro e soprattutto della condizione giovanile, e dall'altro operazioni di speculazioni finanziarie realizzate, principalmente dal sistema bancario. Da qui bisogna partire – secondo il capogruppo Prc-FdS - per risolvere definitivamente la crisi. Contenere lo strapotere della finanza e dei mercati con regole certe, tassazione delle rendite finanziarie, introduzione di una patrimoniale sui grandi patrimoni, risparmiando e salvaguardando i piccoli risparmiatori, incentivi alla ricerca per lo sviluppo economico al fine di creare nuova occupazione. Questa è la sfida che si trova davanti l'Italia, e su questo invitiamo tutto il centro–sinistra e le parti sociali ad un confronto serrato in grado di trovare risposte alternative alle politiche neoliberiste e della destra”.
“Il gruppo del Prc-FdS della Regione – conclude - è impegnato a non far passare atti e scelte che rischiano di smantellare il sistema sociale umbro e la sua capacità di dare risposte qualitativamente alte ai bisogni dei cittadini, e nello stesso tempo a far sì che le azioni del governo regionale siano indirizzate a far pagare chi la crisi l’ha creata e chi dalla crisi ci ha guadagnato.”
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