mercoledì 2 settembre 2015

Il risveglio del premier pifferaio

30deskf02renzi-riaperturaMat­teo Renzi com­menta gli ultimi dati Istat: «Cre­sce il Pil, cre­scono gli occu­pati, meno disoc­cu­pa­zione. Le riforme ser­vono». Il paese è attra­ver­sato da pif­fe­rai magici e giorno dopo giorno diventa sem­pre più dif­fi­cile fare infor­ma­zione. La sta­ti­stica si pre­sta a diverse inter­pre­ta­zioni, ma quelle del governo asso­mi­gliano a un brutto film dell’orrore. Com­prendo la neces­sità di offrire segnali inco­rag­gianti, ma le per­sone che si tro­vano ai mar­gini della società ormai non ascol­tano e non cre­dono più alle sirene del governo.
L’Istat ha appena comu­ni­cato que­sta noti­zia: il Pil cre­sce dello 0,6% su base annua. Bella noti­zia? Qual­cuno dovrebbe ricor­dare a Renzi che la cre­scita del Pil indi­cata nel Def per il 2015 era dello 0,7%. Come può il pre­mier soste­nere che il paese ha cam­biato dire­zione? For­tu­na­ta­mente il calo dei tassi ha fatto dimi­nuire gli inte­ressi sul ser­vi­zio del debito pub­blico di quasi 2 miliardi di euro, diver­sa­mente la legge di Sta­bi­lità per l’anno pros­simo doveva rea­liz­zare una mano­vra cor­ret­tiva di pari valore.
Sono anni che l’Italia non cre­sce più, così come sono anni che il Pil cre­sce meno della media euro­pea. Dal 1996 al 2014 l’Italia è cre­sciuta di un terzo rispetto alla media euro­pea. Si tratta di 220 miliardi di minore cre­scita, nono­stante i conti pub­blici fos­sero sotto con­trollo. Sarebbe anche il caso di far sapere a Renzi che la spesa pub­blica ita­liana, al netto del ser­vi­zio del debito, è tra le più basse a livello europeo.
Calano i disoc­cu­pati? Chi rac­conta al pre­si­dente del con­si­glio che le per­sone inat­tive, cioè quelle che non meri­tano nem­meno di entrare nel novero dei disoc­cu­pati, sono rima­sti sta­bili a tre milioni e sei­cento mila per­sone? In altri ter­mini, le per­sone che non lavo­rano in Ita­lia sono quasi sette milioni. Senza con­si­de­rare i livelli sala­riali e di tutela che i nuovi lavori devono sopportare.
A voi sem­bra un paese uscito dal tunnel?
La pro­du­zione indu­striale persa per sem­pre è pari al 20%, Medio­banca informa che le imprese indu­striali quo­tate hanno ridotto del 22% il mar­gine ope­ra­tivo lordo nel primo tri­me­stre del 2015. Non sono un cam­pione rap­pre­sen­ta­tivo, ma qual­cosa di grave e pro­fondo lo denun­ciano. La crisi di capi­tale dell’Italia non ha eguali in Europa, se poi l’associamo al livello della classe diri­gente c’è da met­tersi le mani nei capelli.
ROBERTO ROMANO
da il manifesto

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