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Di seguito il testo dell'appello:
"La crisi dell'euro richiede una soluzione, subito. Le attuali misure, insufficienti e tardive, condizionano negativamente la situazione finanziaria globale. L'euro non è certo perfetto, come ci ha mostrato questa crisi. Ma la soluzione consiste nel correggerlo piuttosto che nel permettergli di minacciare e forse distruggere il sistema finanziario globale.
Noi, preoccupati per il futuro della nostra Europa, facciamo appello
ai governi dell'Eurozona affinché raggiungano un consenso sulla
necessità di un accordo giuridicamente vincolante che: 1) stabilisca una
tesoreria unica che raccolga fondi per l'Eurozona nel suo complesso e
garantisca che gli stati membri aderiscano alla disciplina fiscale; 2)
rafforzi la supervisione e regolamentazione finanziaria comune e crei un
sistema centralizzato di tutela dei depositi all'interno dell'Eurozona;
3) sviluppi una strategia che produca sia convergenza economica che
crescita, dato che il problema del debito non si può risolvere senza
crescita.
Fino a quando non verrà negoziato e ratificato un accordo
giuridicamente vincolante, i governi dell'Eurozona dovranno dare mandato
al Fondo europeo per la stabilità finanziaria (EFSF) e alla Banca
centrale europea (BCE) per cooperare al fine di riportare la crisi sotto
controllo. Tali istituzioni potrebbero garantire ed, infine,
ricapitalizzare il sistema bancario e permettere ai paesi in difficoltà
di rifinanziare il proprio debito, entro limiti prestabiliti, emettendo
buoni del tesoro che possono essere ceduti a risconto alla BCE, di fatto
senza costi.
Facciamo appello ai Parlamenti dei paesi dell'Eurozona affinché
riconoscano che l'euro richiede una soluzione europea. La ricerca di
soluzioni a livello nazionale può solo portare alla dissoluzione".
Tra i cento firmatari di questa lettera aperta ci sono:
Martti Ahtisaari (Finlandia), Emma Bonino, Bertrand Collomb (Francia), Jean-Luc Dehaene (Belgio), Hans Eichel (Germania), Joschka Fischer (Germania), Alfred Gusenbauer (Austria), Bernard Kouchner (Francia), Emma Marcegaglia (Italia), Tadeusz Mazowiecki (Polonia), Ana Palacio (Spagna), Javier Solana (Spagna), Pedro Solbes (Spagna), Guy Verhofstadt (Belgio), Vaira Vike-Freiberga (Lettonia), Antonio Vitorino (Portogallo).
Tra i firmatari ci sono anche gli altri italiani Mario Baldassarri, Massimo D'Alema, Gianfranco Dell'Alba, Fiorella Kostoris, Giuseppe Scognamiglio.
(nella foto Emma Marcegaglia e Massimo D'Alema diverso tempo fa)
Martti Ahtisaari (Finlandia), Emma Bonino, Bertrand Collomb (Francia), Jean-Luc Dehaene (Belgio), Hans Eichel (Germania), Joschka Fischer (Germania), Alfred Gusenbauer (Austria), Bernard Kouchner (Francia), Emma Marcegaglia (Italia), Tadeusz Mazowiecki (Polonia), Ana Palacio (Spagna), Javier Solana (Spagna), Pedro Solbes (Spagna), Guy Verhofstadt (Belgio), Vaira Vike-Freiberga (Lettonia), Antonio Vitorino (Portogallo).
Tra i firmatari ci sono anche gli altri italiani Mario Baldassarri, Massimo D'Alema, Gianfranco Dell'Alba, Fiorella Kostoris, Giuseppe Scognamiglio.
(nella foto Emma Marcegaglia e Massimo D'Alema diverso tempo fa)
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