TODI - La crisi non è necessariamente l’annuncio
della fine descritto dai giornali. La parola “crisi” indica un momento
difficile e decisivo, che preannuncia e determina mutamenti,
fondamentali trasformazioni. In medicina, la crisi è la fase risolutiva
di una malattia. Non solo una sciagura quindi, ma un’opportunità di
cambiare tutto.
Di fronte alla crisi non servono riforme: serve una mutazione. Per questo un gruppo di cittadini si è incontrato per costruire Krisis, laboratorio delle mutazioni. Un luogo in cui sperimentare tutti i modi possibili per trasformare la crisi in una opportunità di cambiamento. A cominciare dalle elezioni politiche cittadine a Todi, città che è un punto di riferimento per il territorio entro il quale Krisis nasce e intende muoversi.
Di fronte alla crisi non servono riforme: serve una mutazione. Per questo un gruppo di cittadini si è incontrato per costruire Krisis, laboratorio delle mutazioni. Un luogo in cui sperimentare tutti i modi possibili per trasformare la crisi in una opportunità di cambiamento. A cominciare dalle elezioni politiche cittadine a Todi, città che è un punto di riferimento per il territorio entro il quale Krisis nasce e intende muoversi.
In vista delle elezioni primarie per
l’individuazione del candidato sindaco del centrosinistra Krisis ha
scelto di chiedere e sostenere la candidatura di Andrea Caprini, come
già altri movimenti e soggetti politici hanno fatto in città.
“La crisi - si legge in un comunicato - ci ha insegnato che, mai
come ora, nessun luogo è isolato dal contesto mondiale. Se la crisi è
stata globale, altrettanto globale è stata la risposta proveniente dal
basso. Il periodo che viene identificato col nome della “crisi” è stato
attraversato da grandi movimenti di trasformazione. Nel bacino del
mediterraneo la crisi si è tradotta in una sollevazione generalizzata
contro oligarchie corrotte che erano lo specchio di quelle europee. In
Spagna i movimenti prodotti dalla crisi hanno travolto un riformismo
timido e subalterno che ha rivelato tutti i suoi limiti strutturali. In
Grecia la popolazione ha reagito alle conseguenze tragiche delle ricette
di stabilità imposte dai potentati economici. La crisi è stata letta
come una possibilità di mutazione in tutto il mondo: dalle proteste
degli studenti in Cile, al risveglio civile in Israele, fino ai fatti
recentissimi di Wall Street: perfino nel cuore del sistema economico
esplode la rabbia contro le sofisticazioni e le speculazioni della
finanza. C’era un grido di dolore che chiedeva una trasformazione
profonda anche nella violenza di Londra, rapidamente e comodamente
archiviata come semplice teppismo. Mentre a Berlino il movimento dei
Pirati, scardinando tutti gli schemi della comunicazione politica, ha
raggiunto un risultatato travolgente poprio alle elezioni
amministrative”.
“Ovunque – continua il laboratorio di recente
creazione - è stata messa in discussione la classe dirigente. Ovunque si
è chiesta trasparenza nelle mediazioni istituzionali. Una grande
domanda di partecipazione ai processi decisionali ha investito le
oligarchie politico-economiche che sfruttano e imbrigliano le risorse
migliori.
Al momento del rifiuto ha fatto seguito un processo di elaborazione
di soluzioni e proposte che hanno fatto perno sulla valorizzazione della
cultura, della ricerca e dell’innovazione, sulla sostenibilità
economica e ambientale.
Se su scala globale i movimenti della crisi rischiano di essere risucchiati o snaturati dalle logiche del realismo politico, è proprio sul territorio, a livello di politiche locali e amministrative, che può sopravviverne lo spirito e trovare attuazione. È nel piccolo che torna possibile la creazione di comunità territoriali aperte, solidali, partecipate”.
Se su scala globale i movimenti della crisi rischiano di essere risucchiati o snaturati dalle logiche del realismo politico, è proprio sul territorio, a livello di politiche locali e amministrative, che può sopravviverne lo spirito e trovare attuazione. È nel piccolo che torna possibile la creazione di comunità territoriali aperte, solidali, partecipate”.
L’impegno politico di Andrea Caprini
“La storia pubblica di Andrea Caprini - ci dice il laboratorio
Krisis - dimostra che nel suo impegno politico, ha sempre saputo
mettersi in ascolto delle istanze e delle trasformazioni introdotte
dall’attività dei movimenti dal basso. Mantenendo un dialogo costante
con le realtà più vive dell’associazionismo culturale cittadino, che
oggi vanno a confluire nel laboratorio Krisis.
L’esperienza politica di Andrea è una garanzia. Assicura un apporto di competenze necessarie all’attività amministrativa. Non ci lasciamo trascinare dalla deriva demagogica che ha indetto una sorta di “caccia al politico”, una notte della democrazia in cui tutte le vacche sono nere. Di incompetenti improvvisatori si muore: Todi e l’Italia ne sanno qualcosa. Non tutte le esperienze politiche e amministrative sono uguali: l’esperienza politica e personale di Andrea Caprini è fatta di senso civico, non di gestione e spartizione del potere”.
L’esperienza politica di Andrea è una garanzia. Assicura un apporto di competenze necessarie all’attività amministrativa. Non ci lasciamo trascinare dalla deriva demagogica che ha indetto una sorta di “caccia al politico”, una notte della democrazia in cui tutte le vacche sono nere. Di incompetenti improvvisatori si muore: Todi e l’Italia ne sanno qualcosa. Non tutte le esperienze politiche e amministrative sono uguali: l’esperienza politica e personale di Andrea Caprini è fatta di senso civico, non di gestione e spartizione del potere”.
Cos’è Krisis?
Krisis nasce oggi da soggetti senza tessera né militanza in alcun partito, per sostenere attraverso l’apertura di un dibattito pubblico la designazione di Andrea Caprini come candidato sindaco di tutto il centrosisnistra.
Krisis nasce oggi da soggetti senza tessera né militanza in alcun partito, per sostenere attraverso l’apertura di un dibattito pubblico la designazione di Andrea Caprini come candidato sindaco di tutto il centrosisnistra.
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