INDIGNADOS IN CINA IN PIAZZA CON RITRATTI DI MAO E CONTRO IL CAPITALISMO
"Grande è il disordine sotto il cielo, la situazione è eccellente." Mao
ANSA/ CINA: ANTIAMERICANISMO PORTA IN STRADA INDIGNADOS CINESI VIVA
RIVOLUZIONE DI WALL STREET, MANIFESTAZIONE MAOISTA (di Nello Del Gatto)
(ANSA) - SHANGHAI, 8 OTT - Nostalgia per il socialismo di Mao con
critiche al capitalismo occidentale o sincero appoggio alle proteste
americane. O forse entrambe le cose. Sembrano essere queste le
motivazioni che hanno spinto anche la Cina a focalizzare la propria
attenzione sulle proteste degli indignati contro Wall Street, sia con
articoli che con una manifestazione. La notizia delle proteste americane
è stata sulle prime pagine dei giornali cinesi, ha fatto molto
scalpore. Vuoi per il momento delicato che vivono i due paesi (la Cina
si oppone alla discussione nel Senato di una legge anti yuan), vuoi per
problemi ormai atavici fra le due potenze, i cinesi sono pronti a
mostrare quanto il sistema del nemico-amico sia fallace. Attenzione ai
problemi americani e alle manifestazioni contro Wall Street che non è
solo della stampa, se centinaia di persone sono scese in piazza
«sostenendo con risoluzione il popolo americano nella rivoluzione di
Wall Street», come recitavano cartelli. Giovedì nella città di
Zhengzhou, capoluogo della provincia centrale cinese dell'Henan,
soprattutto anziani, ma anche giovani, hanno manifestato in favore degli
'indignados' americani e protestato contro il capitalismo. Anziani con
un fazzoletto rosso al braccio hanno marciato e cantato slogan come
«Uniti, proletari in tutto il mondo» e «morte al capitalismo». Diverse
persone hanno sottolineato durante la manifestazione come «il
capitalismo non esista» e come «solo il socialismo possa salvare il
mondo». Molti i riferimenti a Mao e ai suoi insegnamenti, sottolineando
il fatto che anche se il grande timoniere non ci sia più, la sua eredità
culturale e di pensiero sono ancora fortemente sentiti e considerati
validi nel paese. La protesta, organizzata da Utopia, un sito-movimento
maoista molto conosciuto in Cina per le sue posizioni di estrema
sinistra, anti-capitalistiche e anti-occidentali, non è stata osteggiata
dalle autorità locali e questo ha fatto pensare che essa fosse stata
persino appoggiata dal governo. Nostalgici ma anche diversi giovani
hanno così potuto pubblicamente esprimere i sentimenti contrastanti dei
cinesi nei confronti degli Usa, accusati spesso (anche dallo stesso
governo di Pechino) di interferire in maniera indebita nella politica
interna cinese. Le manifestazioni americane hanno suscitato nei cinesi
sentimenti diversi. Alcuni sembrano contenti di poter constatare che il
regno della democrazia non sia poi così perfetto come vorrebbe far
credere. Su Sina Weibo, il popolare servizio di microblogging, i fatti
di Wall Street sono stati visti come la possibilità per alcuni di
sfidare il sistema politico ed economico americano. «La democrazia
americana sta aiutando chi?» ha scritto un utente e «la gente comune è
realmente in grado di godere di libertà, uguaglianza e democrazia?». La
Cina, attraverso alcuni suoi articoli di stampa, non ha mancato di
criticare i media americani di aver ignorato le manifestazioni,
imponendo quasi un black out, relegando in molti casi le notizie delle
manifestazioni e degli incontri alle pagine secondarie dei principali
giornali americani. Quasi come a dire che forse la Cina e gli Usa non
sono poi così diversi.
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