PERUGIA IN COMUNE
LAVORO, AMBIENTE, PARTECIPAZIONE
Perugia, capoluogo di regione, deve avere il coraggio di aprire una vera sfida all'Europa delle larghe intese e alle politiche di austerità. Occorre una visione d’insieme che sappia sviluppare un nuovo progetto di città nel segno dei diritti: il lavoro, i beni comuni, ambiente e sociale. Proponiamo 10 punti su cui lavorare, per dare a Perugia un’economia sostenibile e un profilo di alta vivibilità e cultura.
1 - MACCHINA COMUNALE
Riduzione della pianta organica degli apicali e rivedere i parametri di
giudizio con cui sono definiti i premi. Cessare ogni forma di
consulenza, semplificazione della enza, semplificazione della
burocrazia, decertificazione in tutti gli uffici.
2 - BENI COMUNI
Nuovi sistemi che facciano dei servizi primari come acqua, rifiuti,
istruzione, salute e mobilità un laboratorio pubblico di efficienza,
innovazione e sviluppo che sappia ridurre le tariffe. Non sono più
rinviabili scelte come quella dei "rifiuti zero" e della tutela
ambientale che sappia garantire il principio precauzionale. Tutte le
risorse del pubblico devono essere investite nel pubblico, con
particolare riferimento alla scuola, e indirizzate mediante una fattiva
partecipazione dei cittadini, partendo proprio dalle aziende del
Comune.
3 - PARTECIPAZIONE
Occorrono nuovi strumenti partecipativi decentrati che non ripropongano
vecchi schemi di "controllo politico" e a cui sia riconosciuta la
possibilità di incidere sulle scelte dell'Amministrazione. È necessario
quindi avviare il percorso del bilancio partecipato dove ogni territorio
sia in grado di decidere gli interventi più utili al proprio sviluppo.
4 - PIANO SOCIALE
Avviare un' attività di controllo e verifica di benefici/costi
dell’esternalizzazioni e, dove necessario, riportare i servizi in seno
al pubblico garantendo comunque tutti i livelli occupazionali.
Aggiornare la spesa sociale al contesto economico che viviamo e alle
nuove esigenze che la crisi ha prodotto, evitando costose
sovrapposizioni d’interventi per implementare i servizi.
5 - PIANO DEL LAVORO
Sostenere le piccole e medie imprese e gli artigiani mediante un
coordinamento costante con Enti e Confederazioni degli artigiani e del
commercio per: accesso al e del commercio per: accesso al credito e
start up; indirizzare i fondi europei, nazionali e locali e la fiscalità
generale a interventi di riqualificazione della città, capaci di fare
economia e sviluppo sostenibile; avviare progetti come il Coworking e
Terre Comuni; ripensare le politiche delle dismissioni favorendo
l’utilizzo di spazi pubblici a fini sociali, culturali e produttivi.
6 - PIANO DEL COMMERCIO
Riteniamo che ormai a Perugia, soprattutto in periferia, ci siano troppi
centri commerciali, per questo dobbiamo saper invertire la rotta dello
sviluppo commerciale dalla grande distribuzione alla piccola.
7 - PIANO PER IL CENTRO STORICO
Pretendere più sicurezza dalle forze dell’ordine con attività di
intelligence e di indagine sul territorio soprattutto riguardo le
infiltrazioni mafiose. Il Comune deve: intensificare il controllo del
territorio, riportare i cittadini a vivere in centro attraverso un piano
di riqualificazione urbana dell’acropoli, incoraggiare l’apertura di
nuove attività commerciali e sostenere i negozi di prossimità e i cinema
di città attraverso piani di defiscalizzazione.
8 - DIRITTI CIVILI
Potenziare unioni civili, testamento biologico, affermare il diritto a
una sanità laica, pensiamo in particolare a questioni come la pillola
ru486 e l’obiezione di coscienza nel campo dell’ivg.
9 - CUBATURA ZERO
Cessare il consumo del territorio recuperando spazi e luoghi esistenti,
intervenire in una sua ridefinizione generale avendo il coraggio di
mettere mano su ciò che a oggi è previsto e non ancora attuato. Servono
piani per la programmazione d’interventi straordinari di manutenzione
stradale, di ammodernamento della rete fognaria e della banda larga, di
decoro urbano nelle periferie.
10 - CITTA’ DELLA BELLEZZA
Fare della bellezza, in termini di arte, rilancio dell'Università,
decoro urbano vivacità culturale e vivibilità, l’orizzonte da
raggiungere, giocando un ruolo d’innovazione nella partita della
candidatura di Perugia a CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 2019, capace di
promuovere nuovi modelli di sviluppo economici e culturali in grado di
sancire Perugia, capoluogo di Regione, città universalmente riconosciuta
come internazionale.
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