venerdì 25 aprile 2014

Il fiore del Partigiano e la svolta autoritaria. Riflessioni sul 25 Aprile di Domenico Gallo



“Per liquidare i popoli si comincia con il privarli della memoria. Si distruggono i loro libri, la loro cultura, la loro storia. E qualcun altro scrive loro altri libri, li fornisce di un’altra cultura, inventa per loro un’altra storia. Dopo di che il popolo s’incomincia lentamente a dimenticare quello che è e quello che è stato. E il mondo intorno a lui lo dimentica ancora più in fretta!”.

NOTE

[1]. Si tratta della legge 20 luglio 2000 n. 211
[2]. Cfr Corriere della Sera, 12 dicembre 2007.
[3]. Il Comitato referendario presieduto ed animato dall'ex Presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, ottenne una vittoria storica alla consultazione del 25 e 26 giugno 2006, cancellando la controriforma della Costituzione approvata dal Parlamento: i voti contrari all'approvazione della riforma furono 15.791.293 (pari al 61,32% dei votanti), mentre quelli favorevoli furono 9.962.348 (pari al 38,68%).
[4]. Si tratta della legge 24 dicembre 1925 n. 2263, in Gazzetta del Regno 29 dicembre 1925.
[5]. Si tratta dell'art. 1, comma 15 della L.15 luglio 2009, n. 94,che la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo con la sentenza 20 luglio 2011 n. 245
[6]. Si trattava dell'art. 45, lett. F, inserito nel disegno di legge che ha dato vita alla L. 15 luglio 2009, n. 94
[7]. Con la sentenza n. 1 depositata il 13 gennaio 2014
[8].Il riferimento è all'album di Edoardo Bennato, Burattino senza fili, uscito nel 1977 e alla canzone Mangiafuoco: Non si scherza, non è un gioco sta arrivando Mangiafuoco/ lui comanda e muove i fili/ fa ballare i burattini/State attenti tutti quanti/non fa tanti complimenti/ chi non balla, o balla male/lui lo manda all'ospedale/Ma se scopre che tu i fili non ce l'hai/se si accorge che il ballo non lo fai/allora sono guai!
[9]. Così recita il documento, La Via Maestra, firmato da Lorenza Carlassare, Don Luigi Ciotti, Maurizio Landini, Stefano Rodotà, Gustavo Zagrebelsky con il quale è stata convocata la manifestazione del 12 ottobre 2013 a Roma.

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