mercoledì 23 aprile 2014

Il divieto a dire no! di Simone Cumbo

Era un po' curioso pensare che il cielo era lo stesso per tutti, in Eurasia, in Estasia, e anche lì. E la gente sotto il cielo, anche, era sempre la stessa gente... dovunque, in tutto il mondo, centinaia o migliaia di milioni di individui, tutti uguali, ignari dell'esistenza di altri individui, tenuti separati da mura di odio e di bugie, eppure quasi gli stessi..
George Orwell “1984”
C'è un che di perverso nell'annuncio del vicepremier Alfano di voler vietare le manifestazioni nel centro di Roma: "è una situazione - spiega il ministro dell'Interno al 'Messaggero' - che nasce anche dalla crisi economica, ma così non si può andare avanti ed è il motivo per cui ho pronto un piano speciale per Roma contro lo spaccio, la prostituzione minorile, l'abusivismo commerciale e un intervento con restrizioni più precise per quel che riguarda l'uso del centro storico per le manifestazioni"...
Già che c'era poteva allargare il suo sdegno ai mendicanti, prostitute, che con la loro presenza guastano il decoro della città romana...
Questo desiderio di pulizia, che è ben altra cosa da un sana lotta all'emarginazione sociale e alle cause che la provocano o alla lotta alla microcriminalità, è alquanto preoccupante. Per la destra rappresentata da Alfano, ordine e pulizia sono le parole d'ordine, a senso unico ovviamente e sempre a “casa di altri”.
Lorenzo Cesa, big dell’Udc, è stato arrestato nel ‘93 e condannato in primo grado - secondo quanto riporta Il Fatto - per corruzione aggravata nello scandalo Anas, condanna poi prescritta. Giuseppe Scoppelliti, da pochissimo condannato in primo grado a sei anni per abuso d’ufficio. Paolo Romano è indagato per peculato, Guido Podestà, presidente della provincia di Milano, è a processo per firme false e Maurizio Lupi è sotto processo per abuso d’ufficio...tutti candidati alle prossime elezioni europee nelle file del NCD di cui Alfano è leader!
Questo rincorrere gli umori e la pancia dei cittadini, instillando paure verso il diverso, sia esso immigrato o mendicante, alla maniera della Lega, per rincorrere qualche voto in più, è vergognoso ma non può stupire, è la destra. Quello che preoccupa, è questo voler vietare il dissenso circoscrivendolo, come fa Alfano, al disagio economico o figlio della disperazione...
Invece no, la Storia ci insegna che non è così!
E' dalle grandi manifestazioni di piazza che sono nati mutamenti profondi nella cultura italiana anche quando purtoppo la violenza li ha contrassegnati provocando morti e feriti. La storia degli anni 70, con tumulti di piazza e manifestazioni quotidiane, ha segnato profondamente la cultura politica italiana.
Ed anche recentemente le grandi manifestazioni degli ultimi anni, hanno espresso un dissenso profondo verso quel “berlusconismo” del quale Alfano rappresenta l'anima, a detta di alcuni temerari, più “presentabile”...altro che disagio economico o disperazione!
Pensare a “zone rosse offlimits”, “recinti precostituiti”, cercando di circoscrivere il dissenso a pochi e violenti “contestatori” è profondamente sbagliato e pericoloso. Il copione già visto a Genova dove i violenti erano liberi di violentare una città e il libero dissenso preso a manganellate...

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