Beppe
Grillo attacca Landini definendo le sue dichiarazioni, fatte durante le
cariche della polizia agli operai di Terni, “patetiche sceneggiate”.
Fa riflettere il fatto che il capo del M5S che non ha mai
attaccato Marchionne, che non ha detto una parola sulla grande
manifestazione del 25 ottobre, oggi si scagli contro Landini.
La spiegazione di tutto ciò credo sia molto semplice: 1)
Beppe Grillo ha costruito il suo movimento evitando, da sempre, di
schierarsi nel conflitto tra capitale e lavoro, 2) Beppe Grillo capisce
benissimo che se si riapre una stagione di conflitto sociale, con un
protagonismo del mondo del lavoro e con una ricostruzione di una
Sinistra Unita, il suo spazio, già oggi i crisi, si ridurrebbe
drasticamente.
Tutto ciò è molto interessante ed è collegato alla ripresa
del conflitto sociale. Da questo punto di vista occorre lavorare
affinché la mobilitazione continui a partire dalla piena riuscita dello
sciopero già proclamato della Fiom e quello che sarà proclamato dalla
Cgil. Parallelamente a ciò va costruita in tempi rapidi una Sinistra
Unita che, come si vede dalle reazioni di Grillo, può riprendersi un bel
pezzo di elettorato che, in assenza di una proposta credibile, in
questi anni, si è rifugiato nel M5S. Lavoriamoci!
Claudio Grassi - Redazione
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