Non sarà Claudio Fava il candidato alla presidenza della Regione
Sicilia per la sinistra unita e per l’IdV. Il motivo è legato ad una
ragione meramente burocratica, il candidato avrebbe dovuto risultare
residente in un Comune della Sicilia 45 giorni prima delle elezioni, ma
ha presentato tale richiesta con alcuni giorni di ritardo. Sulla
vicenda, che come è noto ha certamente rilevanza politica nazionale, ha
ritenuto opportuno intervenire il “ministro tecnico” dell’interno
Annamaria Cancellieri, rilevando che Claudio Fava non poteva essere
candidato. Un “golpe” secondo l’esponente di Sel, che evidentemente
serve a scoraggiare la volontà popolare di esprimere il consenso ad una
Sicilia diversa e di rottura con il passato, un golpe a cui le forze che
si erano raccolte in una coalizione di alternativa, hanno cercato
rapidamente di trovare modo di reagire. E la reazione è di quelle che
fanno comprendere come, lontana dalle cronache standardizzate della
politica, esista anche in Sicilia un tessuto in grado di esprimere
candidature in cui il contenuto è più importante del nome attorno a cui
ci si concentra. Sembra ormai assodato che sarà Giovanna Marano,
presidente del comitato centrale della Fiom e fino a poco tempo fa
segretaria regionale della Fiom nell’isola. Una donna, forte e
determinata, che ha sempre avuto come epicentro del proprio agire
politico e sindacale, le tematiche legate al lavoro e questo pesa in una
delle regioni con il più alto tasso di disoccupazione in Italia. «La
scelta di candidare Giovanna Marano -ha dichiarato Paolo Ferrero
- è per noi un’ottima scelta. Compagna di grandi capacità con una forte
esperienza nella Fiom, garantisce la possibilità di costruire una
alternativa in Sicilia e di confermare la coalizione tra Sinistra e IdV
che rappresenta la vera novità di queste elezioni regionali. È una
candidatura che mette al centro i temi del lavoro che sono il più grave
problema della Regione Sicilia. Colgo l’occasione per esprimere il mio
dispiacere per gli inconvenienti che hanno determinato l’impossibilità
di candidare Claudio Fava alla Presidenza della Regione Sicilia.
Apprezziamo infine la scelta di Fava di continuare a lavorare con Giovanna Marano,
per il rinnovamento della Sicilia, come vicepresidente designato».
Manca un mese alla scadenza elettorale e sarà importante che il “ticket”
fra Giovanna Marano e Claudio Fava si imponga nella campagna, i
contenuti per non veder diminuito il consenso già acquisito ci sono
tutti, sarà importante che tutte le forze che compongono l’alleanza
siciliana, FdS, Sel, Verdi, IdV e liste civiche si impegnino in ogni
modo per far fallire il progetto di chi voleva vedere, anche in Sicilia,
lo scontro ridotto ad un centro sinistra legato al peggior malaffare e
alla destra berlusconiana, anche essa divisa.
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