di Armando Allegretti, www.umbrialeft.it
PERUGIA - Referendum per abolire le ultime riforme sul lavoro e la richiesta di un Consiglio Grande sul tema dei beni comuni con oggetto il ciclo dei rifiuti. Questi i due punti all’ordine del giorno che sono stati affrontati in conferenza stampa congiunta dai Gruppi consiliari di Rifondazione Comunista, Italia dei Lavori e Comunisti italiani.
In apertura della conferenza, Emiliano Pampanelli, in riferimento al referendum che partirà il 13 ottobre ha sottolineato, che il referendum si pone l’obiettivo di intervenire su una materia, quella del lavoro, cui le recenti riforme degli ultimi governi hanno tolto dignità.
“Si è voluto, con iniziative come la possibilità di deroga ai contratti collettivi, ridurre la sicurezza e la stabilità in seno ai cittadini, ma senza ottenere nel reali benefici in termini di produttività. Si è lasciata, in buona sostanza, mano libera a chi vuole de-industralizzare il paese, spostando le produzioni altrove”. I gruppi consiliari hanno inoltre ricordato che a partire dal 12 ottobre prossimo, per ogni lunedì, le sedi in Comune di Prc, Idv e PdCi resteranno aperti a tutti coloro che vogliono firmare in favore del Referendum.
Pampanelli ha inoltre ribadito che Prc, PdCI e Idv ritengono fondamentale che la politica italiana intraprenda una lotta seria contro queste riforme, perchè non c’è possibilità di uscire dalla crisi se le Istituzioni non creano un nuovo sistema basato sulla centralità del lavoro.
Successivamente l’accento si è spostato sui beni comuni, “diritti fondamentali per i cittadini, ha continuato Pampanelli, diritti che costituiscono elementi di democrazia che oggi si sono persi a favore della corsa al profitto. Beni essenziali che devono essere ripensati e tolti dalle logiche di guadagno e ricondotti all’esclusivo beneficio della popolazione”.
Per quanto riguarda il ciclo dei rifiuti i tre gruppi consiliari hanno chiesto alla Presidenza del Consiglio Comunale di convocare una seduta del Consiglio Grande per comprendere quali siano le strategie e le idee del Comune a riguardo”.
In chiusura Pampanelli ha riconfermato che, all’interno della coalizione di centro-sinistra in cui credono fermamente, Prc, PdCI e Idv debbano avere un ruolo centrale per l’indirizzo delle politiche dell’Amministrazione.
Neri (Pdci) rispondendo alla domanda sull’ipotesi della realizzazione del termovalorizzatore, ha ricordato che “oltre 1000 cittadini in una petizione hanno proposto un punto di vista diverso da quello seguito dal piano regionale, ribadendo la contrarietà alla realizzazione dell’inceneritore”.
“Da qui anche la richiesta di una convocazione di un Consiglio Grande – continua – per affrontare la tematica del ciclo dei rifiuti a 360 gradi confrontando senza pregiudizi tutte le soluzioni tecniche possibili. Trattandosi di un bene pubblico comune, sarà garanzia assoluta per i cittadini l’analisi di ogni soluzione nel confronto democratico tra le parti”.
Secondo Zecca “in questa fase è fondamentale che si riescano a raggiungere i parametri di raccolta differenziata (65% entro il 2012) fissati dall’Europa. Su questo tutti noi dobbiamo sollecitare con forza un impegno in tal senso da parte di chi è preposto al servizio. Sulla scorta dei risultati concreti, poi, il Consiglio Grande potrà avere una base ulteriore per la discussione”.
E sull’impianto a biomasse di Sant’Egidio? Pampanelli ha confermato la contrarietà della sinistra rispetto all’attuale “desertificazione” della politica. Questa pratica sull’impianto, infatti, è stata assunta senza passare per Consiglio Comunale e Giunta. “Noi non siamo contrari tout court alle centrali a biomasse – ha detto - ma queste hanno senso solamente quando grandi aziende agricole non sanno dove smaltire i loro reflui. Deve trattarsi, in sostanza, di piccoli impianti funzionali alle necessità delle singole aziende e non di grandi impianti destinati a servire l’intera regione”.
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