giovedì 13 settembre 2012

L'autostrada inutile

Nicosanti/ Prc Castello: "Mettere in sicurezza la E/45. Altro che autostrada!"

Rifondazione comunista di Città di Castello ritiene inaccettabili e tutte da respingere le dichiarazioni del viceministro alle infrastrutture sulla conversione in autostrada della E/45. Questo balletto infinito di annunci sull'assetto viario dell'Umbria e del nostro territorio è diventato oramai davvero stucchevole. Non solo. I soliti grandi gruppi privati, vista la "necessaria" compartecipazione alla costruzione dell'infrastruttura, già si stanno sfregando le mani.
L'ipotesi di trasformazione della E/45 in autostrada è poi davvero assurda e rischia di alterare definitivamente l'assetto ambientale della nostra regione. Non si capisce davvero come sia possibile che le risorse ci siano per quest'opera faraonica e non per la messa in sicurezza dell’arteria stradale, rispetto alla quale Rifondazione comunista ha sempre denunciato il progressivo degrado. Del resto non è una novità: si lasciano le opere nell'incuria per poi santificare il necessario intervento privato.
Questa “soluzione” non tiene in nessun conto poi il territorio e non risolve certo gli attuali problemi di traffico della superstrada, anzi: cantierizzando la E/45 per un tempo indefinito ed imponendo poi un pedaggio per tutti si aggraverà la situazione causando gravi disagi economici e materiali alla popolazione umbra, lasciando poi in mano degli investitori privati, il cui unico interesse è il profitto, la gestione dell’intero tratto. Sicuramente questa strada presenta dei problemi e delle criticità concrete: per questo riteniamo che non siano più rinviabili opere di manutenzione e di generale miglioramento dell'infrastruttura, soprattutto per la sicurezza di chi la percorre. Altro che autostrada.
Riccardo Nicosanti
Segretario Circolo "L. Libertini" Prc-FdS Città di Castello

E45 - Dottorini: "Chiedono arteria dignitosa e ricevono solo fumo negli occhi"

PERUGIA - “E' l'ennesima scelta di un governo specializzato nel penalizzare le idee innovative e nel gettare fumo negli occhi ai tanti cittadini che attendono la ripresa economica e ricevono in cambio solo interventi a favore delle grandi lobby”. Oliviero Dottorini, capogruppo regionale Idv, commenta con queste parole le indiscrezioni che darebbero per imminente la decisione definitiva per la trasformazione in autostrada delle E45.
“Tutti sanno – aggiunge Dottorini - che in Italia quando non si sa più che pesci pigliare, si mette in cantiere una grande opera. E’ il caso della E45 autostrada, chimera che ormai da decenni riempie le cronache della nostra regione, ma che al massimo servirà a sperperare qualche bel miliardo di euro. Le già gravi condizioni in cui versa questa importante arteria stradale rischiano di peggiorare ancora, qualora si insistesse sulla via della trasformazione in autostrada a pedaggio. Occorre invece agire subito per predisporre un piano per la messa in sicurezza e la manutenzione straordinaria di una strada che è volutamente lasciata nel degrado più assoluto. Per questo desta sconcerto la scelta di un governo che giunge a concepire di gettare al vento miliardi di euro per un progetto di trasformazione in autostrada chiaramente insostenibile sia dal punto di vista ambientale che economico, particolarmente inutile e dannoso per una regione come l'Umbria. Miliardi che potrebbero essere investiti per un piano di manutenzione e messa in sicurezza secondo gli standard europei o per un grande piano di adeguamento della viabilità e di recupero delle periferie delle nostre città, in grado anche opdi dare impulso all'economia regionale. Credo sia legittimo, dopo anni di promesse e finte rassicurazioni, sentirsi presi in giro da un governo che continua a promettere autostrade e lascia sul campo solo le macerie di un’arteria che fa vergogna”.
“E’ bene ricordare – spiega Dottorini - che nei progetti originari Anas prevedeva costi di realizzazione pari a 12 miliardi di euro per un cantiere che avrebbe dovuto rimanere aperto oltre venti anni e per vedere raddoppiato il traffico di mezzi pesanti nella nostra regione. Una scelta miope, senza effetti sull’economia regionale, se non penalizzanti, soprattutto per le piccole e medie aziende e per l’imprenditoria innovativa. Chi crede nella green economy o sulla necessità di riconversione della nostra economia dovrà aspettare ancora, magari fino all’avvento di un nuovo governo che sappia dotarsi di una visione aperta e innovativa dello sviluppo”.

Della Vecchia/Prc: "No alla trasformazione della E45 in autostrada"

Le recenti dichiarazioni del viceministro alle infrastrutture relative alla trasformazione della E-45 in autostrada ci spingono a ribadire la nostra contrarietà al progetto. Per la nostra regione servono più che altro le risorse per la messa in sicurezza delle scuole, più di 200 milioni di euro. Altro che autostrada, Dopodichè la regione dovrebbe intervenire per capire come stanno veramente le cose sulla Perugia-Ancona, la cui terminazione è ferma ormai da venti anni. Per non parlare del nodo di Perugia. E viste le innegabili condizioni di dissesto della superstrada, se ci sono le risorse per l'autostrada si utilizzino per la messa in sicurezza della E/45. I lavori tra l'altro non sono più procrastinabili viste le condizioni disastrate del manto stradale in numerosi tratti che la fanno assomigliare più ad un “tratturo” che ad una superstrada.
Come da noi in più occasioni affermato poi, il progetto di una E-45 a pedaggio si scontra con le reali esigenze dell'Umbria sia dal punto di vista della tutela del territorio sia dal punto di vista della soluzione dei problemi del traffico e della viabilità, oltre ad essere stato contrastato con forza dalle associazioni di categoria. Ma questo tema del pedaggio è noto ai parlamentari umbri.
Non ci hanno mai convinto e non ci convincono oggi le “sirene” che cantano di chissà quali mirabolanti vantaggi per gli umbri assicurerebbe il passaggio dell’autostrada piuttosto che un ammodernamento del sistema di viabilità. Gli unici contenti e che già si sfregano le mani sono i privati per i cantieri e per il pedaggio. Noi pensiamo che occorra garantire agli utenti la sicurezza della E-45 e contrastare con forza qualsiasi tentativo di speculare sulle legittime aspettative dei cittadini di avere infrastrutture pubbliche efficienti e sicure.
Luciano Della Vecchia

Segretario Regionale Prc-FdS Umbria




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