La recente discussione sul “polo
di sinistra” da me proposta qualche settimana fa, si arricchisce di
nuove stimolanti e importanti novità.
La prima riguarda le elezioni in Sicilia. La candidatura del dirigente nazionale di SEL Claudio Fava a Presidente della Regione ha scombussolato, e non poco, le manovre di avvicinamento fra PD e SEL. Una lista unitaria IDV, SEL, FDS e VERDI sosterrà Fava il quale in maniera netta, con programmi radicali e innovativi, sfiderà il candidato del PD e UDC Crocetta. Un segnale importante in una prospettiva chiara e alternativa contro il “politicismo” di vertici e accordi a tavolino, visto anche il sostegno a Fava di importanti dirigenti del PD come Rita Borsellino e Nando dalla Chiesa. Ed il PD rischierà, come è successo a Napoli Palermo Milano, di trovarsi con un pugno di mosche in mano...
L'altra novità è la recente costituzione del comitato referendario sull'art 18. Di Pietro, Vendola, Ferrero, Diliberto, Bonelli, assieme a pezzi di sindacato, alla presentazione unitaria dei due quesiti referendari sul lavoro è un segnale politico importante: liberarci dell'art.8 della manovra berlusconiana e ripristinare nel suo testo originario l'art.18 fatto a pezzi dal governo Monti è una battaglia di civiltà.
Ma non solo; questo schieramento politico e sociale che si costituisce su un programma, e non a prescindere da esso, ha un importanza essenziale per il futuro politico di una lista unitaria alternativa al moderatismo del PD. Vedremo cosa farà SEL, ma certo i dirigenti di SEL ci penseranno non una ma cento volte prima di accodarsi a PD e UDC...
Nei prossimi giorni sarà lanciato dai promotori un sito dedicato alla campagna referendaria e prenderà vita un comitato di sostegno nazionale ai referendum cui aderiranno intellettuali, giuristi, forze sociali e sindacali. Perché non costituire qualcosa di simile anche in Umbria?
Dal programma va costituito un possibile patto non solo elettorale, visto che intese del genere, esclusivamente elettoralistiche (sinistra arcobaleno, girasole...), sono state fallimentari. Bisogna partire da programmi e da iniziative concrete e condivise.
La Sinistra per Castello ha lanciato, sostenendo la mia riflessione sul “polo di sinistra”, la proposta della costituzione di comitati locali referendari. Si può partire da qui per cominciare a discutere e superare divisioni trovando intese comuni anche nei territori?
Vale per il lavoro, per i diritti come per l'ambiente; è possibile partire anche qui da un no netto e deciso alla trasformazione della E45 in autostrada chiedendo la messa in sicurezza della stessa, discutendo seriamente del futuro economico della Regione in chiave eco-sostenibile? E farlo assieme a cittadini, associazioni, forze politiche che in consiglio regionale si oppongono a questa inutile “grande opera”?
E' ora credo, di lavorare assieme anche in Umbria, per dare forza alla costituzione di un “Polo alternativo” che, viste le vicende nazionali e internazionali, non può essere più rimandata...
La prima riguarda le elezioni in Sicilia. La candidatura del dirigente nazionale di SEL Claudio Fava a Presidente della Regione ha scombussolato, e non poco, le manovre di avvicinamento fra PD e SEL. Una lista unitaria IDV, SEL, FDS e VERDI sosterrà Fava il quale in maniera netta, con programmi radicali e innovativi, sfiderà il candidato del PD e UDC Crocetta. Un segnale importante in una prospettiva chiara e alternativa contro il “politicismo” di vertici e accordi a tavolino, visto anche il sostegno a Fava di importanti dirigenti del PD come Rita Borsellino e Nando dalla Chiesa. Ed il PD rischierà, come è successo a Napoli Palermo Milano, di trovarsi con un pugno di mosche in mano...
L'altra novità è la recente costituzione del comitato referendario sull'art 18. Di Pietro, Vendola, Ferrero, Diliberto, Bonelli, assieme a pezzi di sindacato, alla presentazione unitaria dei due quesiti referendari sul lavoro è un segnale politico importante: liberarci dell'art.8 della manovra berlusconiana e ripristinare nel suo testo originario l'art.18 fatto a pezzi dal governo Monti è una battaglia di civiltà.
Ma non solo; questo schieramento politico e sociale che si costituisce su un programma, e non a prescindere da esso, ha un importanza essenziale per il futuro politico di una lista unitaria alternativa al moderatismo del PD. Vedremo cosa farà SEL, ma certo i dirigenti di SEL ci penseranno non una ma cento volte prima di accodarsi a PD e UDC...
Nei prossimi giorni sarà lanciato dai promotori un sito dedicato alla campagna referendaria e prenderà vita un comitato di sostegno nazionale ai referendum cui aderiranno intellettuali, giuristi, forze sociali e sindacali. Perché non costituire qualcosa di simile anche in Umbria?
Dal programma va costituito un possibile patto non solo elettorale, visto che intese del genere, esclusivamente elettoralistiche (sinistra arcobaleno, girasole...), sono state fallimentari. Bisogna partire da programmi e da iniziative concrete e condivise.
La Sinistra per Castello ha lanciato, sostenendo la mia riflessione sul “polo di sinistra”, la proposta della costituzione di comitati locali referendari. Si può partire da qui per cominciare a discutere e superare divisioni trovando intese comuni anche nei territori?
Vale per il lavoro, per i diritti come per l'ambiente; è possibile partire anche qui da un no netto e deciso alla trasformazione della E45 in autostrada chiedendo la messa in sicurezza della stessa, discutendo seriamente del futuro economico della Regione in chiave eco-sostenibile? E farlo assieme a cittadini, associazioni, forze politiche che in consiglio regionale si oppongono a questa inutile “grande opera”?
E' ora credo, di lavorare assieme anche in Umbria, per dare forza alla costituzione di un “Polo alternativo” che, viste le vicende nazionali e internazionali, non può essere più rimandata...
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