Il
fiscal compact è incompatibile con il diritto comunitario. E’ quanto
sostiene la presidentessa del gruppo parlamentare europeo GUE/NGL
(Sinistra Unitaria Europea) Gabi Zimmer che, in seguito ad un incontro
con Andreas Fischer-Lescano (professore ordinario
di diritto costituzionale nell’Università di Brema), ha ritenuto
necessario rinviare la questione dei patti fiscali alla Corte di
Giustizia dell’Ue: «Il fiscal compact viola il diritto comunitario sia
dal punto di vista materiale che formale», ha affermato la Zimmer, che
tuttavia non è intenzionata ad agire indipendentemente dal volere del
Parlamento Europeo.
Questo nonostante i partiti
d’ispirazione socialista, popolare e liberale abbiano votato nei
rispettivi Paesi e anche all’interno dello stesso Parlamento Europeo, il
suddetto patto di bilancio europeo (firmato lo scorso 2 marzo da 25 dei
27 Paesi membri dell’Ue). Oltre a prevedere il pareggio di bilancio, il
fiscal compact impone la riduzione del debito pubblico al 60% in
rapporto al Pil, con il ritmo di un ventesimo all’anno (essendo in
Italia il rapporto debito/Pil al 120%, sono praticamente certe manovre
da 40-50 miliardi annui), e l’obbligo di mantenere il deficit pubblico
sempre al di sotto del 3% del Pil.
Al momento sono 11 i Paesi (quando verrà
raggiunta la soglia di 12 il patto fiscale diventerà operativo a tutti
gli effetti) ad aver ratificato il trattato con voti trasversali e solo
la Gran Bretagna sembra intenzionata ad opporsi (il conservatore David
Cameron ha affermato che con il fiscal compact si vuole «proibire Keynes
per legge»). Nemmeno la Francia del socialista Hollande sembra più
intenzionata a rigettare i vincoli europei ed è proprio qui che un pezzo
importante della GUE, vale a dire il Front De Gauche di Jean-Luc
Mélenchon, sta dando battaglia: verranno raccolte delle firme per indire
un referendum contro il “Pacte budgétaire européen“ e domani, a Parigi,
ci sarà una manifestazione indetta proprio dal Front De Gauche, che
d’adesso in poi potrà contare sul sostegno dei Verdi europei e francesi.
E’ proprio sulle divisioni interne
presenti tra socialisti e popolari, quindi, che la Sinistra Europea ha
deciso di giocare la propria partita: «Il Fiscal Compact ha creato un
malcontento trasversale in Aula perché ancora una volta il Parlamento
europeo è stato messo da parte e privato delle sue competenze. E sono
tanti ad essere stanchi di tutto questo», ha affermato la Zimmer.
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