di Armando Allegretti, www.umbrialeft.it
PERUGIA - I costi della politica sono all’ordine del giorno e oramai sulla bocca di tutti. A tal proposito il presidente del consiglio regionale, Eros Brega, convoca una conferenza stampa e smentisce le notizie che circolavano sui costi eccessivi e poco trasparenti dei consiglieri regionali e che hanno assegnato al Consiglio regionale un posto non appropriato nelle graduatorie tra le Assemblee legislative.
Sono stati presentati, a conferma della spesa low cost del consiglio regionale, delle tabelle con tutti i dati relativi alle spese dall’anno 2010 comprensive anche dei contributi ai gruppi consiliari per il 2012. A fronte di quanto detto per giorni e giorni, la situazione “fotografata” oggi dal presidente del consiglio regionale, appare ben diversa. L’Umbria si conferma tra le regioni meno spendaccione per quanto riguarda i costi della politica.
“Il Consiglio regionale – ha detto Brega - si è dotato di norme per il corretto utilizzo dei fondi destinati sia al suo funzionamento, sia a quello dei gruppi consiliari. Norme ferree, che impediscono un utilizzo dei fondi pubblici che non sia strettamente collegato alle attività istituzionali e politiche sia dell'Assemblea, che dei gruppi politici”.
Lo stesso vale per i consiglieri regionali che “hanno un’indennità – continua – più bassa del 20% rispetto alle altre regioni italiane, mentre per quanto riguarda la somma complessiva a disposizione dei gruppi consiliari è di poco superiore al milione e 400 mila euro, di questa somma 489mila euro sono un contributo fisso annuale e circa 952mila euro sono destinati al personale dei gruppi”, in ogni caso somma irrisoria se si analizza l’intero bilancio regionale, destinato non solo allo svolgimento delle attività politiche ma anche necessario alla “sopravvivenza” dell’ente.
Carte alla mano la situazione presentata oggi è destinata a diventare sempre più chiara e alla portata di tutti soprattutto per le novità che saranno apportate fin da domani infatti il presidente Brega ha rimarcato la “rigorosità del Consiglio regionale, che abbiamo ereditato e migliorato” annunciando che “domani saranno pubblicate su internet tutte le spese che riguardano l’ufficio di Presidenza e che entro la metà di novembre saranno ulteriormente ridotti i costi del Consiglio, mentre dal prossimo anno è prevista la certificazione da parte di revisori esterni dei bilanci dei gruppi consiliari”.
Inoltre Brega riprende la proposta della presidente della Giunta, Catiuscia Marini e sottolinea l’importanza di sollecitare il Governo ad adottare una legge che stabilisca un tetto massimo per le indennità dei consiglieri regionali. In Umbria al momento l’indennità di un consigliere regionale varia a seconda della presenza o meno in consiglio ed oscilla tra un minimo di 5872€ ed una massimo di 6454€ al mese.
Sulle presunte carte di credito in dotazione “alla casta” c’è stata invece una secca smentita da parte del presidente del consiglio regionale, Eros Brega, che ha ricordato che “il consiglio regionale non ha attivato nessuna carta di credito, anzi l’unica presente risaliva al 2005 ed era del presidente del consiglio ma che non è mai stata utilizzata fino a quando non si è deciso di eliminarla definitivamente”.
Su come poter risparmiare il presidente Brega ha le idee chiare e si è detto disponibile ad accettare proposte e consigli, e ipotizza il modello americano, tagliando i finanziamenti pubblici ai partiti inoltre “le spese dei gruppi – ha spiegato il presidente Brega - sono comunque soggette al controllo del Collegio dei revisori dei Conti. E' in corso di presentazione da parte dell'Ufficio di Presidenza una proposta di legge che modificherà criteri e procedure di nomina dei revisori (attualmente sono consiglieri regionali), secondo quanto indicato nell'articolo 14 del '138/2011' (revisori esterni). Obiettivo dell'Ufficio di Presidenza è di approvare questo atto in Aula entro il mese di ottobre, per procedere dal 1 gennaio 2013 alla nomina dei revisori secondo i nuovi criteri”.
E sulla questione dei revisori esterni è intervenuto anche il vicepresidente Stufara che, nel ribadire l'importanza “per l'esercizio della democrazia del finanziamento pubblico dei partiti” ha sottolineato “l'urgenza di arrivare ad una certificazione esterna del bilancio, è giusto che vi sia un soggetto terzo che opera i controlli sulla spesa dei vari gruppi che, comunque, possono utilizzare i fondi a loro disposizione per le attività politico-istituzionali previste dalla nostra normativa”.
Di seguito riportiamo le spese dettagliate presentate in Conferenza stampa stamattina
SPESE GENERALI CONSIGLIO. La prima serie di dati illustrati da Brega ha riguardato l'andamento triennale (2010-2012) della spesa di alcune voci del bilancio del Consiglio regionale. Il costo complessivo dell'ente scende dai 23.195.228 euro del 2010 ai 21.252.581 del 2012, (nel 2011 era di 21.746.479). Per le indennità dei consiglieri si passa dai 6.009.702 euro del 2010 ai 4.877.090 del 2012, (nel 2011, 4.915.907). I contributi per il funzionamento dei gruppi costano 489.600 euro nel 2012, nel 2010 513.471 (475.277 nel 2011, superiore al 2012 per la costituzione del gruppo misto). Le spese di rappresentanza (Presidente e Ufficio di presidenza) che ammontavano a 110.700 euro nel 2010 sono scese a 25.620 nel 2012, e a questo proposito il presidente Brega ha sottolineato che “mentre noi su questa come altre spese ci siamo attenuti, come anche proposto dalla segreteria generale e dai nostri uffici, a quanto stabilito dalle disposizioni nazionali che stabilivano un taglio dell'80 per cento a queste spese, altri non lo hanno certo fatto. Il presidente del Consiglio regionale del Lazio poteva disporre infatti di un fondo di circa 1milione 500mila euro per spese di rappresentanza, contro il nostro di 25mila. Perché nel nostro Paese c'è chi come noi osserva la legge e ad altri è invece consentito glissare?”.
Ancora sulle spese del Consiglio regionale sono stati poi forniti i dati relativi alla spesa per i dirigenti che passa dai 954.843 euro del 2010, agli 879.491 del 2012 (7 i dirigenti compresi i due che operano per i servizi del Corecom e del Centro studi giuridici). Diminuisce anche la spesa per il personale non dirigente (117 unità): dai 3.659.430 euro del 2010 ai 3.571.079 del 2012. I giornalisti (5 unità) costano 314.228 euro nel 2012, nel 2010 la spesa era di 308.086 (fatte due assunzioni nel febbraio 2010), e di 314.431 nel 2011. Costante la spesa di 720.031 nel 2012 e 2011 per le segreterie di supporto degli organi consiliari (presidente consiglio, vice, commissioni, consiglieri segretari, commissioni); nel 2010 non ci sono dati in quanto non raffrontabili (elezioni regionali). Costante anche quella del personale dei gruppi negli anni 2012 e 2011, con 919.433 euro, manca il 2010 per lo stesso motivo di cui sopra. In diminuzione infine anche le spese per i vari oneri (assistenziali, assicurativi etc.) che passano da 1.921.098 euro del 2010 a 1. 837.776 del 2012. A proposito delle spese per gli organi istituzionali, il presidente Brega ha precisato che “come già aveva fatto il mio predecessore Bracco, ho deciso di rinunciare per il mio staff al consigliere giuridico (costo 70mila euro annui)”.
INDENNITÀ CONSIGLIERI . Per quanto riguarda le indennità dei consiglieri sono state fornite anche le cifre al netto e al lordo dell'ammontare mensile e annuo. Brega ha spiegato che l'indennità dei consiglieri regionali dell'Umbria è “onnicomprensiva, non sono cioè previste quote aggiunte per presidenti di commissione, comitati, gruppi etc. Secondo le disposizioni del decreto '238/2011' abbiamo adeguato, in diminuzione le nostre indennità che sono inferiori di circa duemila euro a quelle dei parlamentari (il decreto stabiliva che l'indennità del presidente di Giunta o Regione dovevano essere inferiori o pari a quella massima di un parlamentare). Abbiamo inoltre introdotto oltre al contributo di solidarietà anche il meccanismo dell'assegnazione della diaria che ora in una quota di quasi un quarto, viene corrisposta in base alle presenze effettive per tutti i consiglieri, salvo per i due presidenti che percepiscono una quota superiore”.
Rispetto a ciò l'indennità minima netta annuale di un consigliere è pari a 70.464 euro nel 2012 (era di 75.184 nel 2010); l'indennità minima lorda annuale è di 145.951 euro nel 2012 (era di 149.951 nel 2010). In base al meccanismo premiale introdotto nel 2011 si può arrivare ad una differenza massima in aumento di circa 7mila euro sia per il netto che per il lordo.
FONDI FUNZIONAMENTO GRUPPI . Il contributo fisso annuale spettante ai gruppi (489.600 EURO) è così ripartito: 144.000 euro per il PD (13 consiglieri); 86.400 per il PDL (7 consiglieri); 38.400 per IdV, Socialisti e Gruppo misto (due consiglieri ciascuno); 28.800 per Prc-Fds, Udc, Per L'Umbria, Lega Nord, Marini per l'Umbria (un consigliere ciascuno).
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