mercoledì 7 maggio 2014

L’alternativa a Renzi e Merkel. Intervista ad Alexis Tsipras

Alexis Tsipras, il trentanovenne leader della sinistra greca , è sicuro che il suo partito, Syriza, vincerà le prossime elezioni europee, riuscendo a provocare un “effetto a catena positivo” in tutta Europa. “L’Euro della signora Merkel non è una strada a senso unico”, sottolinea Tsipras in questa intervista concessa all’Ηuffington Post. Gli ultimi sondaggi danno il suo partito al 21,5% delle intenzioni di voto, mentre il centrodestra è al 18,1%.
Secondo il leader greco, la vittoria di Syriza “sarà la vittoria di tutti i popoli europei” e i nuovi memorandum di austerità saranno carta straccia . Rivolgendosi a Matteo Renzi, Tsipras sottolinea: “I suoi ottanta euro sono una goccia nel mare dell’austerità”.
Se riuscirete a vincere le elezioni europee chiederete, in Grecia, elezioni politiche anticipate?
Alle elezioni europee saremo certamente il primo partito. Verrà confermata la distanza tra le scelte del governo e la volontà del nostro popolo. Ciò significa che continuare con l’austerità, con qualunque alleanza di governo, vorrebbe dire ignorare la volontà del popolo, violare chiaramente il principio della sovranità popolare.
Crede ci siano spazi, oggi, per “l’Euroscetticismo costruttivo” da voi propugnato? Non c’è il rischio che venga tutto monopolizzato dallo scontro tra l’austerità della signora Merkel e forze come il movimento di Grillo che chiedono il referendum sull’Euro?
Non sosteniamo nessun euroscetticismo, sosteniamo solo la prospettiva di un’altra Europa. La nostra Europa è molto più vicina al progetto politico e alla visione dei suoi fondatori, che non all’Europa neoliberale di oggi, della signora Merkel. È ovvio che la Merkel è contenta di avere come avversario Beppe Grillo e non la Sinistra Europea, perché, con le sue posizioni, Grillo è un avversario politico molto più semplice da affrontare. Noi dimostriamo che l’austerità non si deve identificare con l’Euro e che l’Euro della signora Merkel non è una strada a senso unico.
Come giudica l’iniziativa che ha portato, in Italia, alla creazione della lista “L’Altra Europa con Tsipras”? Ed è vero che verrà a Roma per la chiusura della campagna elettorale?
La capacità dei cittadini di organizzarsi autonomamente dà significato alla Democrazia. Prima o poi, la mobilitazione della società in favore del cambiamento politico e sociale, per una Europa e un’Italia progressista, porterà al cambiamento. È stato gettato il seme, certamente germoglierà. Le elezioni Europee sono un primo passo indicativo. È certo che ci ritroveremo in Italia nell’ultima settimana prima delle elezioni. Devo ammettere che il mio tour politico nelle capitali europee non poteva concludersi in modo migliore!
Molti la vedono come il nuovo forte punto di riferimento della sinistra europea. Se andrà al governo quale sarà la prima iniziativa?
La nostra prima mossa sarà il disconoscimento di tutti gli obblighi-palesi e non- contenuti nel nuovo memorandum firmato dal governo greco di coalizione. Non avranno più valore i nuovi tagli di stipendi, pensioni, e i licenziamenti di 11.000 dipendenti pubblici programmati sino a febbraio del 2015. La conquista del governo da parte del popolo e di SYRIZA, in Grecia, costituirà una vittoria per tutti i popoli d’ Europa. Una vittoria per tutti i cittadini che bocciano l’austerità come presente e futuro dell’ Europa e sono preoccupati per l’arretramento della democrazia, indipendentemente da dove vivono. Nel maggio del 2010, la Grecia, usata come cavia della crisi, ha provocato una reazione a catena, negativa, in tutta Europa. Con la vittoria di SYRIZA, ci sarà una reazione a catena positiva.
Come vede la mossa del governo Renzi, che ha deciso dare ottanta euro al mese ai dipendenti con stipendi sino a 25.000 euro lordi l’anno? È una misura di sinistra?
Non esistono singole misure di sinistra. Sono una goccia nel mare, nell’oceano dell’ austerità di trentaquattro miliardi di euro, annunciata dal governo Renzi per i prossimi tre anni. Una politica che, tra l’altro, ha ricevuto il plauso di Angela Merkel. Il vostro presidente del consiglio constaterà presto che l’aumento impressionante del rapporto tra il debito pubblico e il Pil greco- a causa dell’ austerità- non è un fenomeno isolato. L’accumularsi dei prestiti non si risolve con l’austerità, ma con una vera ristrutturazione del debito, con un “Vertice Europeo per il Debito”, come quello tenutosi a Londra nel 1953, a favore della Germania.

Teodoro Andreadis Synghellakis, L'Huffington post

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