Negli ultimi anni la portata della
crisi economica ha determinato un arretramento pesante che anche per il
territorio di Torgiano sta significando disoccupazione e precarietà soprattutto
per i giovani. Per quello che può fare concretamente l'Amministrazione penso
che occorra costruire con le parti sociali un vero e proprio Piano del Lavoro
Comunale. Propongo di partire da cinque punti concreti:
1 - è necessario creare d'intesa tra
il Comune di Torgiano e la Regione Umbria uno sportello dedicato
all’imprenditoria giovanile capace di creare momenti di incontro tra domanda ed
offerta;
2 - fondi di solidarietà per i lavoratori in cassa integrazione
finalizzati sia all'anticipazione delle spettanze sia a misure di solidarietà e
di sostegno;
3 - sospensione delle rate dei mutui
per la prima casa, attraverso convenzioni con gli istituti di credito, per il
periodo previsto di cassa integrazione dei lavoratori del territorio, e senza
oneri per i beneficiari dell'allungamento della durata del mutuo stesso;
4 - difesa del potere d'acquisto dei
redditi più bassi, favorendo l'iniziativa dei Gas (Gruppi d'acquisto solidali)
e dei Gap (Gruppi di acquisto popolare) contro il caro vita per i generi di
largo e generale consumo, concordando con i produttori iniziative promozionali
di vendita diretta in un'ottica di accorciamento della filiera;
5 - esenzione dai pagamenti per i
servizi pubblici locali per i giovani disoccupati, precari o comunque
provenienti da famiglie a basso reddito. Detto questo dovremo utilizzare anche
nuovi strumenti per far ripartire l’economia nel nostro territorio: incentivi
fiscali e tariffari per l'apertura di nuovi esercizi di piccola e media
distribuzione; obbligo di formulare negli strumenti urbanistici di settore,
cioè nei Piani delle attività commerciali, norme specifiche per il piccolo
commercio; sostegno alle iniziative del commercio equo e solidale gestito da
organismi o soggetti senza fine di lucro, riconosciuti formalmente; offerta di
spazi diffusi e centri per il commercio ambulante. In conclusione penso anche
che tra i costi fissi che le aziende sostengono, l'Amministrazione potrebbe
intervenire sui costi energetici, giocando un ruolo più forte ed autorevole
nella gestione delle municipalizzate, e sui costi informatici, attraverso
servizi gratuiti di internet e predisponendo il sostegno all'uso di
"software liberi".
Andrea Ferroni
Nessun commento:
Posta un commento
Di la tua