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Ormai siamo alle comiche, la mitica ripresa è divenuta un atto di fede da recitare al momento dei telegiornali e una necessità politica per le elite al potere: la latitanza del miracolo spinge a trovare le più singolari spiegazioni per la teologia salvifica del liberismo. Cosa dirà Renzi quando diventerà chiaro che l’Italia rischia un altro segno meno, che è colpa delle mezze stagioni? Certo da settembre in poi quando i metodi di calcolo del Pil verranno cambiati introducendovi spese militari, assicurative, prodotti semilavorati di reimportazione e arruolando anche prostituzione e delinquenza, si potrà presumibilmente abbandonare la spiegazione climatica: si dirà che Genny la bionda ha battuto la fiacca o che Ciro ‘O animale ha bruciato meno rifiuti del solito.
Certo non si può spiegare facilmente come l’interscambio commerciale globale si sia ridotto del 2,7% nel primo trimestre dell’anno in assenza di un diluvio universale. L’unica cosa sicura è la ripresa c’è, per i fondelli.
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