Di Ciuenlai
PERUGIA - Anche Renzi cade nella prova sulla quale aveva promesso la grande svolta : La prova dei fatti. L’Italia continua nel suo inesorabile declino. Direte eh ma è arrivato da poco. Già ma è arrivato promettendo “tutto e subito” e mancando gran parte degli obbiettivi annunciati il giorno del suo insediamento.
Facciamo un breve ripassino : Le riforme elettorale e costituzionali dovevano essere approvate in forma definitiva la prima e in prima lettura la seconda a Febbraio; è maggio e sono ancora in Parlamento; la completa riforma del lavoro doveva diventare legge a Marzo. Due mesi dopo è stato dato il via libera solo alle norme sul precariato, mentre il job – act è ancora di là da venire. Nessuna traccia del censimento sul patto di stabilità (doveva essere a posto entro il 10/3), del decreto per sbloccare 60 mld di Debiti della Pa, (la scadenza era dopo 15 gg dal giuramento), del piano consultabile nel dettaglio della Spending review (anche qui la scadenza era 15 giorni) e dell’unità di missione per l’ Edilizia scolastica che doveva essere attiva entro il primo d’aprile.
Infine ci sono due settimane per sapere che fine ha fatto la riforma del fisco. Ma la di là delle “renzianate” del “Fuffo”, quello che emerge è che senza un cambiamento di rotta vero, il declino continuerà fino al raggiungimento dell’obiettivo che si prefigge la troika : la trasformazione, in 20 30 anni, dell’area mediterranea nell’ “asia d’Europa”, nella quel si fa solo turismo, seconde lavorazioni, con salari bassissimi e diritti inesistenti. Insomma un’area nella quel si può “delocalizzare” attività e veleni, come l’est, il Vietnam e la Cambogia. Si torna all’impero romano (governato dai barbari di allora, per la serie le rivincite della storia), all’epoca dello schiavismo, stavolta senza liberti. L’unica via di uscita è abbandonare l’austerità e i vincoli della finanza mondiale ed europea, fare debito per investimenti pubblici e una patrimoniale “mozzafiato” (quella di Barca per intenderci). Questo si è cambiare verso!
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