Alle regionali
del 31 Maggio, voterò "l'Umbria per un'altra Europa", perché da uomo
di sinistra e da ex amministratore e militante del PD da un certo punto in poi
non c'è lho fatta più.
Parafrasando
un illustre giornalista del passato che diceva di "votare democrazia
cristiana e tapparsi il naso", potrei dire di aver sostenuto sin da subito
il progetto politico nato con Veltroni, pur se i limiti e le criticità di una
"fusione fredda" fra due anime tanto diverse come quelle che avevano
dato vita al partito democratico mi erano apparse evidenti sin da subito, ma la
voglia di fare e crederci comunque ha sempre prevalso, salvo poi vedere
spostarsi l'asticella politica del partito sempre più "a destra".
L'avvento di Matteo Renzi ha poi sancito il passaggio a politiche marcatamente
neoliberiste e completamente asservite al volere dei burocrati e dei banchieri
di Bruxelles. Ed io non ce lho più fatta a "tapparmi il naso" per
l'ennesima volta, perché credo fermamente che la politica in quanto tale debba
smarcarsi da bilanci e conteggi e tornare a rappresentare una visione di
società. Meglio se una visione basata sull'uguaglianza, l'inclusione sociale e
l'equità.
In questo
senso credo che anche in Umbria la lista che si rifa a Syriza sia un
alternativa necessaria ad una situazione oramai secolarizzata attorno a gruppi
di potere consolidati che pur di mantenere la propria posizione di favore,
non ha esitato ad asservirsi al nuovo corso dettato da Renzi e questo
anche in quei casi in cui ciò ha significato dover rinunciare alla propria
storia ed identità politica.
Da abitante
dei territori lacustri darò il mio sostegno a Beatrice Balli, perché credo sia
giusto sostenere e dare la possibilità di crescere a forze giovani e non ancora
contaminate dalla politica di palazzo, perché ho avuto modo di parlarci ed ho
notato che nonostante la giovane età è una persona preparata e competente
rispetto alle tematiche che il nostro territorio ci impone (prima fra tutte
quella del lavoro), perché chi si è laureato da poche settimane e passa le
giornate a fare campagna elettorale per andare poi la sera a lavorare col
sorriso sulle labbra rappresenta una speranza per il futuro.
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