Restano nel partito ma contestano l'ingresso in coalizione deciso dalla maggioranza
Sel Terni perde il proprio coordinatore comunale, Andrea
Pellegrini, e altri sei tra iscritti e dirigenti. Si spacca dopo
l’alleanza col Pd e il sostegno alla presidente Catiuscia Marini, il
circolo della Conca che registra ufficialmente le dimissioni, ma non la
riconsegna della tessera, di Fabio Barbini, Francesco Fioriello, Maura
Mauri, Pierluigi Piccirilli, Umberto Ricci e Nicola Zingarelli, oltre
naturalmente a Pellegrini.
Sel Terni si spacca sul sostegno alla Marini Nel
documento firmato giovedì dai sette viene spiegato: «Sel Umbria aveva
intrapreso un cammino di ascolto della società umbra nelle sue varie
articolazioni per un confronto, senza pregiudizi, con la sinistra e
centrosinistra, ma complice la pessima legge elettorale, ritagliatasi su
misura dal Pd insieme al voto compiacente dell’opposizione, al
confronto programmatico è stata preferita la scelta di provare a
condizionare l’azione del Pd restando all’interno della coalizione della
Marini. A nostro giudizio, non esiste più alcuna coalizione di
centrosinistra, composta da forze politiche di pari dignità, ma soltanto
un rassemblement eterogeneo, con al centro il Pd distintosi in questi
ultimi anni per il suo tasso di trasformismo e immobilismo, esteso anche
alla presunta lista “civica” della presidente ben popolata di
“riciclati” trasversali, che ben incarna l’interiorizzazione delle
larghe intese che sta alla base del concetto di “partito della nazione”
di Renzi».
Raffica di dimissioni Alla delusione di un percorso
differente interrotto sul nascere a al giudizio critico sull’operato
della Marini, bollato come «mediocre e inadeguato», si affianca il
«rammarico per la rinuncia di Sel che non ha assunto un ruolo autonomo
decidendo non solo di partecipare alla coalizione ma anche di farlo con
una lista all’interno di una lista plurale, Umbria più uguale, che rende
ancor più complicato incidere nelle scelte della futura giunta». Ergo:
abbiamo scelto di dimetterci dagli organismi direttivi comunali di Sel a
margine di assemblee e confronti, che hanno visto la larga maggioranza
degli iscritti del circolo di Terni non condividere la decisione di
partecipare alla coalizione a sostegno della rielezione di Marini. Ma
restiamo nel partico, con tutto ciò che questo implica, rispettando le
decisioni della maggioranza del partito nella regione»
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