Rifondazione comunista di Perugia aderisce e sostiene il presidio
promosso da comitati e attivisti in concomitanza del convegno di
Confindustria sul CSS. Grazie all’impegno del nostro partito intanto
sono stati evitati gli inceneritori. Rispetto alla chiusura del ciclo
torniamo a ribadire la nostra ferma contrarietà all’utilizzo dei
cementifici. Pensiamo infatti che, in vista dell’aggiornamento del Piano
rifiuti regionale, occorra invece dare seguito alla strategia “Rifiuti
Zero” contenuta nel Dap per incentivare da subito poli territoriali del
riciclo e del riuso. La riduzione, il recupero e il riutilizzo dei
rifiuti attraverso maggiori investimenti potrebbe contribuire all’avvio
di un nuovo modello di sviluppo, questo sì capace di creare reddito e
nuovo lavoro. L’eventuale applicazione sul territorio regionale del
decreto Clini getterebbe invece alle ortiche i notevoli sforzi economici
ed organizzativi di tutti quei Comuni che in questi anni hanno messo in
campo interventi per una gestione virtuosa dei rifiuti e per cui i
cittadini hanno contributo con importanti sacrifici. La Regione deve
abbandonare l’ipotesi di produrre CSS perchè, insieme ai problemi legati
ad ambiente e salute, si bloccherebbe anche la crescita della raccolta
differenziata. La programmazione regionale deve insomma continuare a
rendere centrali le politiche ed indifferibili gli obiettivi per la
raccolta differenziata spinta, puntare alla nascita di impianti per il
riciclo ed il riuso finalizzati al massimo recupero di materie e
verificare finalmente i motivi organizzativi ed economici che stanno
alla base di alcuni risultati insoddisfacenti sulla differenziata
caratterizzanti alcuni territori della regione.
Enrico Flamini
Segretario Provinciale Prc Perugia
Prc Perugia:”No al CSS. Presentata in Provincia mozione per la Legge Rifiuti zero”
Il
Gruppo Provinciale di Rifondazione comunista di Perugia ha presentato
una mozione a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare
“Rifiuti zero”, una strategia contenuta anche nel Dap regionale di
recente approvazione. Riteniamo che, in vista del nuovo piano regionale,
la gestione dei rifiuti, la loro riduzione e la raccolta differenziata
siano elementi prioritari da mettere al centro della discussione
politica per il diritto alla salute e per un nuovo modello di sviluppo
anche per l’Umbria. Cogliamo l’occasione per rinnovare la nostra
contrarietà all’ipotesi di chiudere il ciclo dei rifiuti usando i
cementifici. L’eventuale applicazione sul territorio regionale del
decreto Clini getterebbe infatti alle ortiche i notevoli sforzi
economici ed organizzativi di tutti quei Comuni che in questi anni hanno
messo in campo interventi per una gestione virtuosa dei rifiuti e per
cui i cittadini hanno contributo con importanti sacrifici. La Regione
deve abbandonare l’ipotesi di produrre CSS perchè, insieme ai problemi
legati ad ambiente e salute, si bloccherebbe anche la crescita della
raccolta differenziata. La programmazione regionale deve invece
continuare a rendere centrali le politiche ed indifferibili gli
obiettivi per la raccolta differenziata spinta, puntare alla nascita di
impianti per il riciclo ed il riuso finalizzati al massimo recupero di
materie e verificare finalmente i motivi organizzativi ed economici che
stanno alla base di alcuni risultati insoddisfacenti sulla differenziata
caratterizzanti alcuni territori della regione. Per questo la mozione impegna
la Giunta provinciale di Perugia a sostenere la campagna per la Legge
Rifiuti zero, promuovendone anche la conoscenza nell’ambito del
territorio; ad avviare, in tempi celeri, un’attività di studio e
approfondimento volta ad individuare, nel testo della proposta, le
misure già attuabili a livello territoriale in sinergia con la Regione
Umbria e con i Comuni; ad organizzare un Consiglio provinciale aperto
sul tema dei rifiuti, del riciclo e del riutilizzo.
Enrico Flamini
Segretario Provinciale Prc Perugia
Luca Baldelli
Capogruppo Prc Provincia di Perugia
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