Come
al solito qualcuno si stupisce di un tradimento o fa finta di farlo.
Qualcuno che magari ha coccolato il traditore, ne ha accreditato
l’opportunismo e gli ha dato visibilità aiutandolo a fare il grande
balzo dalla platea regionale a quella nazionale. E’ quanto accade con la
signora Laura Puppato che prima è andata alla manifestazione per la
difesa della Costituzione, sedendo accanto a Rodotà e Zagrebelsky e poi
“convinta dalla Finocchiaro”, nientepopdimeno, ha invece detto sì alla
manomissione dell’articolo 138, attraverso la quale si vuole stravolgere
in tutta fretta la Carta, senza eccessivi problemi di maggioranza.
In realtà tutto questo era nelle cose e così Il Fatto e Micromega che
hanno avvalorato l’idea della Puppato come personaggio “alternativo”
nel Pd, dandole spazio e firmandole un salvacondotto mediatico per
presentarsi come il nuovo, raccolgono solo ciò che hanno seminato.
Bastava leggere il Simplicissimus o magari dare un’occhiata alla
politica del Veneto dove la signora – capogruppo del Pd in Regione – era
quella che aveva aperto tutta la sanità ai famigerati movimenti per la
vita, sostenendo che era stato “battuto l’oscurantismo”. Così forse si
sarebbe potuto riflettere meglio sul caso della Puppato Jekill che alle
primarie si presenta come difensora dei diritti civili e lady Hide che
invece si batte con vigore contro la 194.
Una doppia personalità, figlia di un camaleontismo di casta oltre che
di chiara marca democristiana, attivatosi anche nella vicenda
dell’attacco alla Costituzione e naturalmente disponibile a qualsiasi
cosa pur di conservare la poltrona. Tutto questo era possibile
riconoscerlo fin dall’inizio e avvertirlo assai prima di un tradimento
più che annunciato.
Comuque a futura memoria,ecco i post risalenti a più di un anno fa in
cui la vicenda Puppato viene messa sul tavolo anatomico, con le sue
risposte indirette e i suoi silenzi diretti.
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