PERUGIA - Dopo una attenta discussione con tutti i
soggetti interessati, la Giunta regionale, su iniziativa dell’assessore
regionale alle infrastrutture tecnologiche ed immateriali, Stefano
Vinti, ha adottato la proposta di legge sulle telecomunicazioni che ora
sarà inviata in Consiglio regionale per l’approvazione. In questa
proposta di legge, come si evince dal primo articolo, “La Regione Umbria
riconosce il diritto di tutti cittadini di accedere a internet e
promuove lo sviluppo delle infrastrutture di telecomunicazione al fine
di assicurare la partecipazione attiva alla vita della comunità
digitale. Considera il diritto di accesso ad internet quale fondamentale
strumento di sviluppo umano e di crescita economica e sociale”.
L’assessore Vinti ha sottolineato che “si tratta della prima legge
regionale in materia ed è la prima volta che in una legge si afferma il
diritto di accesso alla rete ed ai servizi tecnologici di ciascun
cittadino. Da qui l’augurio di un percorso veloce ed il più possibile
condiviso in Consiglio regionale per dotare la nostra regione di uno
strumento all’avanguardia nel panorama nazionale ed anche per dare
indicazioni utili nelle politiche delle telecomunicazioni che hanno
ricadute sociali, economiche e di tutela ambientale”. Nel disegno di
legge, che è stato predisposto da un apposito gruppo di lavoro al quale
hanno partecipato tutti i soggetti interessati alla materia viene
inoltre trattato l’aspetto relativo alle infrastrutture ed agli impianti
radioelettrici inerenti la telefonia mobile, per le implicazioni della
nuova tecnologia LTE (banda larga per la telefonia mobile), e la
diffusione del segnale radiotelevisivo, in conseguenza del passaggio
dalla tecnica analogica a quella digitale. La Regione Umbria, nel
“Documento Annuale di Programmazione 2012-2014”, ha già riconosciuto che
il superamento del digital divide rappresenta uno dei principali
indicatori del grado di competitività di un territorio ed ha sempre
ribadito l’impegno per una società dell’informazione plurale, che
consenta a tutti e con tutte le tecnologie disponibili il libero scambio
di dati ed informazioni. “Da qui, a giudizio di Vinti, nasce l’esigenza
di predisporre una legge regionale con la quale la Regione Umbria,
riconoscendo il diritto di tutti cittadini di accedere a internet,
intende promuovere lo sviluppo delle infrastrutture di telecomunicazione
al fine di assicurare la partecipazione attiva alla vita della comunità
digitale”.
L’articolato è diviso in otto Capi: i primi tre sono
dedicati alla realizzazione delle infrastrutture per le
telecomunicazioni, il quarto riguarda l’istituzione della banca dati
regionale delle stesse infrastrutture, il quinto la ricerca in materia
di telecomunicazioni, il sesto le sanzioni, il settimo le norme
finanziarie, l’ottavo reca norme transitorie e abrogazioni.
La disciplina in materia di infrastrutture per la
banda larga e ultralarga individua i cardini ai quali si ispira la
programmazione regionale in materia di infrastrutture per la banda larga
e ultralarga, la realizzazione fisica della rete pubblica regionale e
le conseguenti implicazioni a livello di disciplina e uso del
sottosuolo, mentre la successiva disciplina in materia di impianti
radioelettrici si occupa della programmazione, della disciplina e del
controllo degli impianti radioelettrici, ivi compresi gli aspetti legati
all’utilizzo e alla permanenza dei siti e delle loro eventuali
dismissioni. Viene anche prevista l’istituzione di una banca dati
regionale delle infrastrutture per le telecomunicazioni, che comprenderà
gli impianti radioelettrici e le infrastrutture per le
telecomunicazioni, ivi comprese le condutture sotterranee.
La proposta di legge fissa anche le azioni per lo
sviluppo della ricerca e dell’innovazione anche in termini di alta
formazione individuando le risorse finanziarie necessarie per lo
sviluppo delle reti, della banca dati, della ricerca e per il sostegno
ad alcuni settori delle telecomunicazioni. Le funzioni della Regione in
questo percorso, sono individuate nella diffusione e l’utilizzo delle
infrastrutture, il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati per
adeguate sinergie di utilizzo delle potenzialità, la centralità della
programmazione e pianificazione generale in materia di infrastrutture
per le telecomunicazioni, la definizione di linee guida e criteri
generali per le procedure autorizzative, la promozione di reti di nuova
generazione e del cloud computing, l’emanazione di regolamenti attuativi
per le procedure di post-attivazione degli impianti e per
l’aggiornamento del catasto regionale delle sorgenti fisse dei campi
elettrici, magnetici ed elettromagnetici.
La regione si assumerà anche l’impegno di assicurare
un corretto utilizzo del sottosuolo agevolando e coordinando la
realizzazione di infrastrutture per la distribuzione dei servizi a rete,
con particolare riferimento alla posa in opera della fibra ottica,
mentre ai Comuni ed alle Province spetterà il compito, nell’approvazione
dei loro regolamenti per l’uso del sottosuolo, di rispettare le linee
guida regionali che saranno emanate dalla Giunta regionale. Un capitolo è
dedicato anche alle modalità e criteri per l’utilizzo del sottosuolo,
diretto agli operatori di rete che nell’esecuzione dei cavidotti per le
loro reti potranno godere di agevolazioni nei ripristini del manto
stradale. Questa norma tende a garantire un migliore mantenimento delle
superfici stradali e, quindi, degli interventi di manutenzione che le
amministrazioni pubbliche proprietarie periodicamente effettuano, con un
conseguente notevole risparmio di risorse economiche. Una novità
normativa da applicare in caso di interventi per realizzare opere
stradali e altre infrastrutture civili o anche interventi di nuova
costruzione o ristrutturazione edilizia con demolizione e ricostruzione
di edifici pubblici e privati prevederà che, quando si realizzano tali
tipologie di lavori, viene richiesto che siano posate anche le
condutture ed i manufatti idonee ad ospitare la rete a fibre ottiche per
telecomunicazioni. Con questa norma, la Regione punta all’obiettivo di
realizzare una diffusa infrastrutturazione di posa nella quale poter
stendere, anche in un secondo momento, i cavi in fibra ottica, avendone
comunque già garantito il passaggio. “In questa proposta di legge, ha
concluso l’assessore Vinti, si è dedicata grande attenzione anche al
sostegno all’innovazione tecnologica dell’emittenza radiotelevisiva
locale, che riguarderà l’aggiornamento e l’innovazione tecnologica del
sistema radiotelevisivo locale ed agli interventi per la ricerca in
materia di telecomunicazioni. Sono previste infatti una serie di azioni,
sostenute da un apposito fondo nel bilancio regionale, finalizzate alla
promozione della ricerca, dell'innovazione e dell’alta formazione, da
realizzarsi attraverso accordi, intese e convenzioni con le Università,
con la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica e con enti di ricerca
pubblici e privati”.
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