L'Altra
Europa con Tsipras, si va avanti uniti. Indietro non si torna, questa è
la volontà emersa dall'assemblea nazionale, che ieri si è svolta a
Roma. Una iniziativa innanzitutto molto partecipata e che ha visto una
discussione accesa e articolata, peraltro durata diverse ore.
L’appuntamento è per il prossimo 19 luglio, per una assemblea nazionale
più riflessiva che cerchi di affrontare il nodo dell’organizzazione e
definire meglio quello del programma politico. Il semestre italiano
incalza, così come incalza l’austerity sul piano interno. E poi non c’è
da dimenticare che le battaglie in sede di Parlamento europeo, a
cominciare dal Ttip, dovranno essere sostanziate da iniziate di grande
respiro nei vari paesi del Vecchio continente.
“Il dato più bello della giornata – sottolinea Paolo Andreozzi, del
Comitato romano Lista Tsipras - è stata la partecipazione con la sala
Umberto piena e molti a discutere anche fuori. E’ stata buona anche
qualitativamente nel senso che si è potuto sentire una grande serietà
nei propositi espressi da tutti i membri dei comitati”. La relazione
introduttiva è stata tenuta da Guido Viale, mentre l’ultimo intervento a
mo’ di conclusioni è stato affidato a Corrado Oddi. Il risultato
politico?
L’assemblea è stata indetta con un ordine del giorno non scritto, nel senso che i comitati territoriali hanno ricevuto l’invito come “un altro momento di ascolto per un processo che faccia un passo in avanti”. Vogliamo guardarci in faccia per dirci che non finisce qui. In questo senso il significato politico sembra essere centrato. “Tutti gli interventi convergevano su un punto, non si torna indietro. Con questa iniziativa politica della lista Altra Europa con Tsirpas hanno mosso talmente tante iniziative e talmente tanti numeri che tornare indietro non si può più”, aggiunge Andreozzi
L’assemblea è stata indetta con un ordine del giorno non scritto, nel senso che i comitati territoriali hanno ricevuto l’invito come “un altro momento di ascolto per un processo che faccia un passo in avanti”. Vogliamo guardarci in faccia per dirci che non finisce qui. In questo senso il significato politico sembra essere centrato. “Tutti gli interventi convergevano su un punto, non si torna indietro. Con questa iniziativa politica della lista Altra Europa con Tsirpas hanno mosso talmente tante iniziative e talmente tanti numeri che tornare indietro non si può più”, aggiunge Andreozzi
Come si va avanti? “Se la forma organizzativa è stata quella dei
coordinamenti del referendum per l’acqua – continua Andreozzi - quello
che si richiede adesso è un salto di qualità nelle modalità
organizzative. Ringrazieremo i garanti ma non possono essere più garanti
di qualcosa che nel mentre è cresciuta”.
E sull’assetto organizzativo è precipitata anche la questione della scelta di Spinelli. Se da una parte l’intervento più applaudito è stato quello di chi ha sottolineato che non esiste un ambito per una decisione privata della Spinelli, dall’altro molti hanno sostenuto che mancano al momento gli strumenti per sondare i militanti. Ovviamente, il nodo si presenterà per altre decisioni. E del resto, se il nuovo soggetto politico vuole essere una reale istanza di base non può lasciare troppo scoperto questo fianco.
E sull’assetto organizzativo è precipitata anche la questione della scelta di Spinelli. Se da una parte l’intervento più applaudito è stato quello di chi ha sottolineato che non esiste un ambito per una decisione privata della Spinelli, dall’altro molti hanno sostenuto che mancano al momento gli strumenti per sondare i militanti. Ovviamente, il nodo si presenterà per altre decisioni. E del resto, se il nuovo soggetto politico vuole essere una reale istanza di base non può lasciare troppo scoperto questo fianco.
Anche per Roberto Musacchio, del Comitato nazionale Lista Tsipras,
dall’assemblea di Roma è arrivata una “fortissima la spinta a
continuare”. Per Musacchio, a questo punto, la soggettività deve essere
legata alla progettualità politica, come la scadenza del semestre
europeo e alcuni temi aperti come il Ttip. “Questa nostra vittoria è
figlia di una idea politica che ha avuto la capacità di costruirsi uno
spazio importante – aggiunge Musacchio - . Si è firmata con una
intuizione politica. Quella deve essere la bussola. La soggettività si
costruisce attorno al’idea forza di una critica radicale dell’Europa”.
Insomma, se l’aspetto organizzativo e statutario tarda ad affermarsi
vorrà dire che si formerà nel pieno della battaglia politica sui temi
concreti.
Per Roberto Morea, sempre del Comitato nazionale, ad aver aperto una traccia del ragionamento politico è stato l’intervento di Rodotà, che ha consegnato “una una apertura importante”. “Raccogliamo intorno a noi forze dell’intellettualità –aggiunge Morea - che hanno smesso di guardare al Pd”. Da un punto di vista organizzativo, in questa fase c’è bisogno ancora delle “risorse” delle varie persone che hanno contribuito ad aprire questo percorso. “Ovvero, sottolinea More, le risorse vanno viste come tali e non come un problema, altrimenti diventa una guerra fratricida”.
Per Roberto Morea, sempre del Comitato nazionale, ad aver aperto una traccia del ragionamento politico è stato l’intervento di Rodotà, che ha consegnato “una una apertura importante”. “Raccogliamo intorno a noi forze dell’intellettualità –aggiunge Morea - che hanno smesso di guardare al Pd”. Da un punto di vista organizzativo, in questa fase c’è bisogno ancora delle “risorse” delle varie persone che hanno contribuito ad aprire questo percorso. “Ovvero, sottolinea More, le risorse vanno viste come tali e non come un problema, altrimenti diventa una guerra fratricida”.
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