Le ultime decisioni della Bce sul debito greco, ampiamente annunciate dalle dichiarazioni del cancelliere tedesco Angela Merkel, rappresentano un atto gravissimo che continua a subordinare il bene di una popolazione e le sue scelte democratiche alle logiche finanziarie e speculative.
E’ ora di cambiare. Per costruire un’Europa vera fondata sul lavoro e sulla giustizia sociale serve nuova politica anche della Bce. Mutualizzare e congelare il debito pubblico, allungare nel tempo la sua scadenza, non prevedere il pagamento degli interessi: è questa la strada da seguire. Ciò non significa risolvere i problemi della sola Grecia, ma anche quelli dell’Italia e di tutta l’Unione Europea.
Questo è il modo per liberare risorse da destinare agli investimenti, unica strada per creare posti di lavoro stabili e un nuovo modello sociale e produttivo.
Con l’elezione di Alexis Tsipras, si è aperta per la Grecia la possibilità di risollevare le condizioni di vita della sua popolazione e per il resto d’Europa di guardare a nuove ricette per affrontare la crisi.
Condizione necessaria per tutto questo è però superare la linea economica imposta alla Grecia dalla Troika, le rigidità dei vincoli dettati da trattati comunitari tutti da riscrivere, battere le pratiche di chi – per salvare una banca – è disposto a sacrificare un intero popolo. Tutto questo diventa decisivo per il futuro dei nostri Paesi e per la democrazia europea.
Oggi milioni di persone nel nostro continente hanno dovuto subire un arretramento delle loro condizioni di vita andato di pari passo con il degrado dei loro diritti di cittadinanza: una vera e propria regressione storica visibile nella povertà che dilaga tra i nostri cittadini, nei lavoratori-poveri con salari sotto la soglia di sussistenza, nella disoccupazione dilagante, nei milioni di persone prive d’assistenza sanitaria. Un degrado che rischia d’allontanare definitivamente milioni di cittadini dalla partecipazione alla vita pubblica, generando così un pericoloso deficit di cittadinanza, per la gioia delle elite e delle oligarchie. Rimettere la dignitàdella persona al centro dell’agire pubblico e, con essa, fare del lavoro il principale obiettivo dell’azione politica deve diventare il minimo comune denominatore per tutti coloro che vogliamo risollevare l’Europa dalle macerie in cui l’hanno ridotta gli speculatori e i burocrati.
Su queste basi, la Fiom sostiene lo sforzo del Governo greco e partecipa con le proprie proposte alla manifestazione “Dalla parte giusta. E’ cambiata la Grecia, cambiamo l’Europa”, indetta per il 14 febbraio a Roma, invitando tutte le associazioni che hanno a cuore il lavoro e la giustizia sociale ad essere presenti.
Questo è il modo per liberare risorse da destinare agli investimenti, unica strada per creare posti di lavoro stabili e un nuovo modello sociale e produttivo.
Con l’elezione di Alexis Tsipras, si è aperta per la Grecia la possibilità di risollevare le condizioni di vita della sua popolazione e per il resto d’Europa di guardare a nuove ricette per affrontare la crisi.
Condizione necessaria per tutto questo è però superare la linea economica imposta alla Grecia dalla Troika, le rigidità dei vincoli dettati da trattati comunitari tutti da riscrivere, battere le pratiche di chi – per salvare una banca – è disposto a sacrificare un intero popolo. Tutto questo diventa decisivo per il futuro dei nostri Paesi e per la democrazia europea.
Oggi milioni di persone nel nostro continente hanno dovuto subire un arretramento delle loro condizioni di vita andato di pari passo con il degrado dei loro diritti di cittadinanza: una vera e propria regressione storica visibile nella povertà che dilaga tra i nostri cittadini, nei lavoratori-poveri con salari sotto la soglia di sussistenza, nella disoccupazione dilagante, nei milioni di persone prive d’assistenza sanitaria. Un degrado che rischia d’allontanare definitivamente milioni di cittadini dalla partecipazione alla vita pubblica, generando così un pericoloso deficit di cittadinanza, per la gioia delle elite e delle oligarchie. Rimettere la dignitàdella persona al centro dell’agire pubblico e, con essa, fare del lavoro il principale obiettivo dell’azione politica deve diventare il minimo comune denominatore per tutti coloro che vogliamo risollevare l’Europa dalle macerie in cui l’hanno ridotta gli speculatori e i burocrati.
Su queste basi, la Fiom sostiene lo sforzo del Governo greco e partecipa con le proprie proposte alla manifestazione “Dalla parte giusta. E’ cambiata la Grecia, cambiamo l’Europa”, indetta per il 14 febbraio a Roma, invitando tutte le associazioni che hanno a cuore il lavoro e la giustizia sociale ad essere presenti.
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 6 febbraio 2015
Stefano Maruca
Responsabile Ufficio Internazionale
Responsabile Ufficio Internazionale
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