martedì 10 febbraio 2015

FERRERO: "Sabato 14 nasce la Tsipras italiana". In piazza Sel, Rc, Fiom e sinistra Pd di Andrea Deugeni

 

Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione Comunista, annuncia ad Affaritaliani.it la svolta per la Sinistra italiana. Una svolta che potrebbe avere ripercussioni anche sul governo Renzi. "Stiamo lavorando sulla costruzione di un'unità della Sinistra in un soggetto politico plurale anti-liberista da mettere in piedi in primavera". Il primo appuntamento sarà "sabato 14 febbraio per una manifestazione nazionale di appoggio alle richieste del governo di Atene". Chi ci sarà in piazza? "L'Altra Europa con Tsipras, Rifondazione Comunista, Sel, la Fiom e, immagino, la minoranza Dem".
In Europa la battaglia forte contro l'austerità è portata avanti dalla greca Syriza e dagli spagnoli di Podemos. In Italia la Sinistra radicale ha perso la palla?
"No, semplicemente in Grecia e in Spagna, Syriza e Podemos sono più avanti mentre in Italia siamo più indietro. Non tutti possono arrivare primi. Rifondazione Comunista sta dando una mano per costruire anche in Italia un forte soggetto anti-austerity che mira a rimettere al centro del dibattito le questioni dell'occupazione, dello sviluppo, dei diritti e del welfare. Stiamo lavorando alla costruzione di un'unità della Sinistra in un soggetto politico plurale da mettere in piedi in primavera. Un soggetto in grado di avanzare un progetto alternativo a quello dei Renzi e della Merkel. La stessa Syriza in Grecia è stata per lunghi anni un luogo politico che ha raccolto tante forme diverse di partecipazione".
paolo ferrero 500 
C'è già un calendario concreto o un'agenda per centrare questo scopo?
"Intanto, sabato 14 febbraio c'è una manifestazione nazionale di appoggio alle richieste del governo di Atene che sono un modo di affrontare la questione dell'austerity che va bene per tutti i Paesi europei. La richiesta è quella di smettere di dare i soldi agli speculatori, perché questo è il punto fondamentale".
Quali sono i soggetti che parteciperanno?
"La manifestazione, organizzata da L'Altra Europa con Tsipras, Rifondazione Comunista, Sel e la Fiom, raccoglie tutto lo schieramento della Sinistra anti-liberista".
Sarà in piazza anche la minoranza Dem?
"Immagino di sì anche se non ho la conferma precisa. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha fatto un mucchio di chiacchiere per schierarsi, alla fine, a fianco della Merkel contro i popoli europei".
Chi vederebbe bene a capo di questo soggetto politico?
"Nessuno. Vedo la neccessità di fare un percorso in cui si rimetta in movimento il protagonismo di migliaia di persone. In Italia c'è il brutto vizio di partire dal volto. Negli ultimi anni abbiamo visto decine di uomini della provvidenza, l'ultimo è stato Beppe Grillo, che alla fine hanno deluso moltissimo. Il problema è mettere in piedi un cammino democratico e partecipato e all'interno del quale far emergere i volti di quei giovani che giustamente si ribellano contro il fatto che gli stanno distruggendo il presente e il futuro".
Mercoledì, invece, è in agenda il tanto atteso Eurogruppo che avrà al centro della discussione il caso-Grecia. Come risolvere l'impasse del muro contro muro per mantenere Atene nell'euro?
"E' necessario permettere alla Grecia di definire un percorso  di uscita dalla crisi che smetta di far pagare ad Atene tassi d'interesse da usura a tutti gli speculatori dell'universo. Ha ragione Syriza quando chiede di far gestire il debito pubblico dalla Bce e di non lasciarlo invece in mano agli speculatori. Così Tsipras pone un problema fondamentale che vale anche per l'Italia".
Quale? "L'anno scorso il nostro Paese ha pagato circa 80 miliardi di euro di interessi sul debito, pari al 4% mentre la Bce presta i soldi alle banche private allo 0,05%. Praticamente a gratis. Perchè l'Eurotower deve dare praticamente a costo zero i soldi alle banche che poi a loro volta speculano sui debiti degli Stati? E' una domanda fondamentale. Banalmente non vuol cambiare nulla chi pensa che bisogna continuare a regalare i soldi dei cittadini agli speculatori. Chi invece vuole smettere di fare questo regalo che solo l'Europa fa, allora spinge per cambiare veramente l'Ue. La vicenda greca ci aiuterà a far capire meglio alla popolazione il meccanismo perverso in cui ci hanno spinto i vari Renzi e Merkel".

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