Manifestazione nazionale
sabato 14 febbraio a Roma
A Piazza Syntagma la Grecia torna in
piazza per difendere le proprie scelte, la dignità dei popoli e la
democrazia di tutta Europa.
Il ricatto della BCE al nuovo governo greco è un ricatto contro tutti noi.
Il momento è ora, per fare in tutta Europa come hanno fatto i greci: alzare la testa e non avere paura. Siamo tutti in gioco.
La Grecia dimostra che una alternativa democratica e sociale alla austerità e al neoliberismo è possibile e può vincere.
Non siamo costretti a vivere
strangolati nella trappola del debito e del pareggio di bilancio. Non
sono obbligatorie le privatizzazioni, lo smantellamento dello stato
sociale, la precarietà e la disoccupazione.
Le sole riforme efficaci sono quelle
che fanno pagare i ricchi e non i poveri, che combattono la corruzione,
l'evasione fiscale, la fuga dei capitali - come propone il nuovo governo
greco.
I prossimi giorni e settimane saranno
cruciali. Non possiamo lasciare i greci da soli a combattere. Facciamo
la nostra parte. Il braccio di ferro fra la Grecia e la BCE è la prova
di forza fra due idee di Europa - diamo forza alla parte giusta, insieme
a tanti altri paesi del nostro continente.
Fermiamo i mercati, le banche, la
Troika e i governi liberisti. La Grecia con il voto ha scelto la
dignità, i diritti e la democrazia. Anche noi.
Chiediamo a tutti e tutte uno sforzo
straordinario di impegno e di attivismo per dare vita sabato 14 febbraio
a una grande manifestazione nazionale a Roma, in connessione con le
altre piazze europee e con la mobilitazione prevista ad Atene il 16
febbraio.
Ci rivolgiamo a tutto il mondo
amplissimo che si è detto in questi giorni vicino a Tsipras e al popolo
greco e a tutti coloro che hanno a cuore la democrazia, la dignità e una
nuova Europa.
Decidere di fare una manifestazione
nazionale in una settimana è una scelta impegnativa. Ma sentiamo che non
si può fare diversamente.
C’è bisogno di un impegno
straordinario perchè la manifestazione unitaria sia grande e all’altezza
di una sfida cruciale, da cui dipende il futuro nostro e di ciò che
abbiamo a cuore.
"Cambia la Grecia, cambia L'Europa"
Firma Appello
Per firmare l'appello visita questa pagina. Se hai problemi con la procedura automatica inviaci una mail a firme.appello@cambialagreciacambialeuropa.eu
Cambia la Grecia, Cambia l'Europa
La Grecia ha fatto in questi anni da
cavia per la cancellazione dello stato sociale e dei diritti
democratici in Europa. I pacchetti di “salvataggio” dei memorandum hanno
salvato solo le banche tedesche ed europee, impoverito la gente e
aggravato la disoccupazione rendendola di massa.
Le conseguenze delle politiche della Troika smentiscono tutte le falsità usate per imporre l'austerità in Europa.
Il Paese è ridotto allo stremo, il popolo ai limiti della sopravvivenza
e in piena emergenza umanitaria e intanto il debito invece di
diminuire è alle stelle.
In Grecia le vittime dell'austerità si
sono ribellate ai diktat della Troika. I lavoratori senza più diritti e
quelli senza più lavoro, gli studenti, i pensionati, i professionisti,
le casalinghe si sono alleati e hanno dato vita ad una straordinaria
resistenza pacifica, democratica e popolare che è di esempio per tutta
l'Europa.
Syriza, il partito della sinistra, ha
saputo raccogliere questa grande spinta popolare. Oggi è in testa in
tutti i sondaggi e se, come sembra possibile e probabile, si andrà a
votare per il fallimento dell’attuale coalizione delle grandi intese,
Syriza potrà comporre un nuovo governo.
Alexis Tsipras ha un programma chiaro: restare in Europa per cambiare l’Europa.
Il suo governo chiederà una conferenza europea per la ristrutturazione del debito, che riguarda la maggior parte dei paesi europei; la fine delle politiche di austerità, con l’abrogazione del fiscal compact; un piano europeo per il lavoro e la salvaguardia dell'ambiente.
Altro che politica anti-euro e antieuropea, come cercano di descriverla i principali mezzi di informazione del continente per giustificare l'attacco dei mercati, diffondere paura fra gli europei, condizionare gli elettori e le elettrici in Grecia e confondere le proposte della Sinistra con i populismi xenofobi, razzisti e neofascisti.
Alexis Tsipras ha un programma chiaro: restare in Europa per cambiare l’Europa.
Il suo governo chiederà una conferenza europea per la ristrutturazione del debito, che riguarda la maggior parte dei paesi europei; la fine delle politiche di austerità, con l’abrogazione del fiscal compact; un piano europeo per il lavoro e la salvaguardia dell'ambiente.
Altro che politica anti-euro e antieuropea, come cercano di descriverla i principali mezzi di informazione del continente per giustificare l'attacco dei mercati, diffondere paura fra gli europei, condizionare gli elettori e le elettrici in Grecia e confondere le proposte della Sinistra con i populismi xenofobi, razzisti e neofascisti.
Tsipras si è impegnato a prendere
provvedimenti immediati e sostanziali, cancellando le scelte imposte da
Bruxelles, Francoforte e Berlino, per migliorare da subito le condizioni
sociali dei cittadini, come il ripristino del salario minimo ai livelli
prima della crisi e dei contratti collettivi.
Il cambio del governo in Grecia può essere l'inizio per rifondare l'Europa sui valori dei diritti, della democrazia e della solidarietà.
La vittoria di Syriza, e il governo di Tsipras in Grecia potranno dimostrare che i cittadini possono battere le politiche neoliberiste e le destre che infettano sempre di più il nostro continente.
Possono dimostrare, già oggi, che la strada dell’austerità non è ineluttabile, se il voto si lega alle lotte per i diritti, alla partecipazione popolare e a una nuova dimensione europea delle coalizioni sociali.
Il nostro impegno, di fronte alla campagna di disinformazione e all'attacco dei mercati finanziari, è di fare conoscere le vere proposte di Syriza e di sostenere la sua iniziativa.
Le Borse, la finanza, la Troika, con la complicità del sistema mediatico, già mettono in campo tutta la loro potenza per condizionare pesantemente il voto greco. Non sarà risparmiato nulla. Chiediamo a chiunque abbia a cuore la democrazia, la coesione sociale e la giustizia di sostenere il diritto del popolo greco a scegliere liberamente il proprio futuro.
È responsabilità di tutti noi fermare la marcia verso il disastro e cambiare la direzione dell'Europa, che con le attuali politiche rischia di implodere.
È responsabilità di tutti noi sostenere chi vuole ricostruire l'Europa con i suoi cittadini e le sue cittadine.
Il cambio del governo in Grecia può essere l'inizio per rifondare l'Europa sui valori dei diritti, della democrazia e della solidarietà.
La vittoria di Syriza, e il governo di Tsipras in Grecia potranno dimostrare che i cittadini possono battere le politiche neoliberiste e le destre che infettano sempre di più il nostro continente.
Possono dimostrare, già oggi, che la strada dell’austerità non è ineluttabile, se il voto si lega alle lotte per i diritti, alla partecipazione popolare e a una nuova dimensione europea delle coalizioni sociali.
Il nostro impegno, di fronte alla campagna di disinformazione e all'attacco dei mercati finanziari, è di fare conoscere le vere proposte di Syriza e di sostenere la sua iniziativa.
Le Borse, la finanza, la Troika, con la complicità del sistema mediatico, già mettono in campo tutta la loro potenza per condizionare pesantemente il voto greco. Non sarà risparmiato nulla. Chiediamo a chiunque abbia a cuore la democrazia, la coesione sociale e la giustizia di sostenere il diritto del popolo greco a scegliere liberamente il proprio futuro.
È responsabilità di tutti noi fermare la marcia verso il disastro e cambiare la direzione dell'Europa, che con le attuali politiche rischia di implodere.
È responsabilità di tutti noi sostenere chi vuole ricostruire l'Europa con i suoi cittadini e le sue cittadine.
Aderisci all'appello
Primi Firmatari dell’appello Cambia la Grecia, Cambia l’Europa
Maurizio Acerbo, Vittorio Agnoletto,
Giorgio Airaudo, Piergiovanni Alleva, Gaetano Azzariti, Etienne Balibar,
Fulvia Bandoli, Andrea Baranes, Riccardo Bellofiore, Marco Berlinguer,
Marco Bersani, Fausto Bertinotti, Piero Bevilacqua, Fabrizio Bocchino,
Raffaella Bolini, Aldo Bonomi, Sergio Brenna, Alberto Burgio, Enrico
Calamai, Andrea Camilleri, Francesco Campanella, Aldo Carra, Luca
Casarini, Luciana Castellina, Paolo Cento, Francesca Chiavacci, Domenico
Megu Chionetti, Paolo Ciofi, Pippo Civati, Virgilio Dastoli, Giuseppe
De Marzo, Michele De Palma, Loredana De Petris, Tommaso Di Francesco,
Nicoletta Dosio, Fausto Durante, Anna Falcone, Antonello Falomi, Roberta
Fantozzi, Stefano Fassina, Tommaso Fattori, Thomas Fazi, Luigi
Ferrajoli, Gianni Ferrara, Paolo Ferrero, Goffredo Fofi, Eleonora
Forenza, Nicola Fratoianni, Mauro Gallegati, Luciano Gallino, Francesco
Garibaldo, Alfonso Gianni, Paul Ginsborg, Claudio Gnesutta, Alfiero
Grandi, Claudio Grassi, Enrico Grazzini, Fabio Grossi, Leo Gullotta,
Antonio Ingroia, Francesca Koch, Raniero La Valle, Guido Liguori,
Loredana Lipperini, Curzio Maltese, Fiorella Mannoia, Laura Marchetti,
Giulio Marcon, Lorenzo Marsili, Stefano Maruca, Citto Maselli, Ugo
Mattei, Giovanni Mazzetti, Sandro Medici, Corradino Mineo, Filippo
Miraglia, Tomaso Montanari, Elena Monticelli, Roberto Morea, Roberto
Musacchio, Grazia Naletto, Olga Nassis, Maso Notarianni, Corrado Oddi,
Moni Ovadia, Argiris Panagopoulos, Luigi Pandolfi, Bruno Papignani,
Giorgio Parisi, Valentino Parlato, Valeria Parrella, Gianpaolo Patta,
Livio Pepino, Tonino Perna, Riccardo Petrella, Paolo Pietrangeli, Paolo
Pini, Nicoletta Pirotta, Felice Roberto Pizzuti, Adriano Prosperi,
Alessandra Quarta, Christian Raimo, Norma Rangeri, Ermanno Rea, Marco
Revelli, Claudio Riccio, Rosa Rinaldi, Gianni Rinaldini, Annamaria
Rivera, Mimmo Rizzuti, Giulia Rodano, Stefano Rodotà, Umberto Romagnoli,
Roberto Romano, Franco Russo, Mario Sai, Bia Sarasini, Arturo Scotto,
Peppe Servillo, Toni Servillo, Giuliana Sgrena, Assunta Signorelli, Anna
Simone, Barbara Spinelli, Sergio Staino, Gino Strada, Marina Terragni,
Massimo Torelli, Lanfranco Turci, Nicola Vallinoto, Nichi Vendola, Guido
Viale, Vincenzo Vita, Lorenzo Zamponi, Filippo Zolesi, Alberto Zoratti.
Nessun commento:
Posta un commento
Di la tua