Trasformisti di tutto il mondo, unitevi! Nascosti da paratie che occultavano le vergogne più smisurate, sono state composte le liste per le Regionali in forma totalmente transgender.
Un fascista insieme a un comunista, un corruttore alternato a un
moralista, un cliente e un suo recente oppositore, un ambientalista e un
avvelenatore. È il magico mondo delle Regioni, e la costituzione di
liste piuttosto trasversali all’etica e anche alla ragione dimostra che
al fondo non c’è mai fondo.
Se il caso De Mita
merita un approfondimento in un apposito trattato di psicopatologia
della politica, la realtà induce a riflettere sui progressi compiuti.
“Oggi inizia il domani” ci ha comunicato, nella solenne quinta teatrale dell’Expo, Matteo Renzi,
il rottamatore aspiratutto. In Campania e in Puglia, due regioni
meridionali vocate al futuro, hanno iniziato a dare prova di cosa sarà
questo domani.
Avendo a Napoli il centrosinistra candidato a governatore Vincenzo De Luca,
sospeso dalla carica prima ancora di esservi eletto – già questo da
solo, ammettiamolo, è un grandioso passo in avanti – ha provveduto ad allargare le maglie delle garanzie e a insistere su un reclutamento all stars. Da destra verso sinistra, in fila indiana. S’inizia con un noto fascista, molto devoto a Mussolini,
sulla cui tomba porge la sua mano tesa, e si prosegue con il carrello
delle virtù. C’è la cosentiniana – intesa come testimonial non pentita
di Nicola Cosentino,
per amici e affiliati solo Nick, poi un emerito lottatore di Casal di
Principe (di cui diamo notizia qui a fianco), alcuni fuscelli
democristiani di provata attitudine alla clientela.
Se nelle Marche il presidente uscente del centrosinistra si candida
contro il centrosinistra, in Puglia alcune falangi del centrodestra si
candidano contro il centrodestra. E sono saltati sul carro. Anzi: sul
cargo.
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