venerdì 5 agosto 2011

I penultimi giorni di Berlusconi

A mensa:
«Questa volta è davvero finito, ha perso completamente il contatto con la realtà, all’estero se ne sono accorti tutti».
«Anche in Egitto. Pare che quando ha visto Mubarak dietro le sbarre abbia telefonato alla questura del Cairo dicendo: “Rilasciatelo subito, è lo zio di Ruby!” Voleva che lo affidassero alla Minetti».
«Ma lo hai sentito il suo discorso? I mercati hanno reagito come se avesse citofonato un testimone di Geova».
«Fortuna che ci sono i mercati».
«Anche la Marcegaglia ha fatto la voce grossa. Ha detto che è finito il tempo degli annunci».
«Lo aveva detto anche a giugno». «
E a marzo».
«E a dicembre».
«La Marcegaglia è come quelle sveglie che quando suonano puoi spostarle avanti di dieci minuti».
«Che poi finisce che fai tardi in ufficio».
«Anche Marchionne lo ha fatto nero, eh? Grande Marchionne: ha detto che siamo senza leadership, che in Italia mancano gli investimenti». «
Soprattutto i suoi».
«In effetti».
«Che quando Bossi ha detto che voleva trasferire i ministeri a Nord Marchionne ha detto: “Ok, a Detroit”».
«Del resto, tu ci investiresti nell’Italia di Berlusconi? Marchionne, patriotticamente, ci aveva pure provato, voleva puntare sull’innovazione, su nuovi modelli: la Fiat Pdl, con i cerchi in Lega Nord, sei marce tutte retro e l’air bag ad personam che si apre solo se guida Berlusconi; la Fiat Responsabili, con 10 ruote di scorta e 56 poltrone ribaltabili; la Fiat Idv, con la guida a destra e a sinistra; la Fiat Pd, senza volante... Poi ha capito che era meglio mollare l’Italia di Berlusconi e andarsene in America».
«Finalmente un’opposizione che non ha paura dello scontro frontale». «
Ormai Berlusconi è finito».
«Ha tutti gli imprenditori contro».
«Vedrai che lo manderanno a casa».
«Spazzeranno via tutta la classe politica».
«Comincerà una nuova era».
«Ho come un deja vu».


Duemiladieci battute

di Francesca Fornario ,

www.unita.it

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