domenica 22 aprile 2012

Ma cosa ne pensa Grillo del mondo del lavoro? (e di tante altre cose?)

Beppe GrilloIl “fenomeno” Grillo è diventato, negli ultimi giorni, l’argomento di discussione preferito di giornali e tv. Il Movimento 5 Stelle, dicono fantomatici sondaggi, sarebbe accreditato come la terza forza elettorale, dopo pd e pdl. Tutti concordi nel definire Grillo e i grillini come fautori di una ventata nuova nel panorama politico ammorbato da scandalo ed inchieste. Quasi tutti i mezzi di informazione (che Grillo disprezza apertamente definendo i giornalisti “una feccia come i politici“) sono impegnati ad incensarlo e a mettere in evidenza i pregi dell’offerta politica che egli rappresenta.Ma il punto chiave è proprio quest’ultimo: qual è l’offerta politica del Movimento 5 Stelle? In questi giorni mi è capitato di confrontarmi (o, per lo meno, di tentarci) con militanti e simpatizzanti del M5S. Ho provato a chiedere loro in più riprese se, oltre a parlare del loro cavallo di battaglia preferito (i finanziamenti ai partiti, i rimborsi elettorali, ecc) avessero una qualche opinione in merito ad altri argomenti a mio parere altrettanto degni di importanza. Ho provato, ad esempio, a chiedere quale fosse la loro idea di politica economica per il Paese  Cosa vogliono Grillo ed i grillini? Più liberismo? Più Stato? Qual è il loro sistema di tassazione ideale per il nostro Paese?Ho provato anche a chiedere cosa ne pensassero dello scempio ai diritti dei lavoratori, perseguito con tenacia dall’attuale governo di tecnici “antipolitici“. Cosa ne pensassero dell’opera di Marchionne alla Fiat, del fatto che un tesserato ad un sindacato sia apertamente discriminato da un’azienda e che un sindacato non firmatario di un accordo non possa avere accesso in fabbrica.Ebbene, ho provato a chiedere queste ed altre cose, la risposta è sempre stata: “le idee noi ce le abbiamo ben chiare, basta leggere il programma“. Alla fine mi sono convinto, sono andato sul sito del M5S e sono andato a spulciarmi il programma. “Fammi andare a vedere – ho pensato - la sezione “lavoro” del programma di Grillo“. Ma, con mio grande stupore, ho scoperto che NON ESISTE UNA SEZIONE LAVORO. Il programma di un partito (o movimento, che dir si voglia), strombazzato a reti unificate come il catalizzatore dei consensi degli scontenti, come il nuovo che avanza, non ha un opinione sul mondo del lavoro.Una stringata riga la troviamo nella sezione “economia”: “abolizione della legge Biagi”. E poi? E dopo averla abolita? Il programma tace su questo. A proposito di economia, che ne pensa Grillo di come risolvere il problema del debito pubblico? Grillo stesso ha detto “non pagandolo“. Ma il programma del M5S invece dice “Riduzione del debito pubblico con forti interventi sui costi dello Stato con il taglio degli sprechi e con l’introduzione di nuove tecnologie per consentire al cittadino l’accesso alle informazioni e ai servizi senza bisogno di intermediari“. Veramente il M5S crede che si possa ridurre uno stock di debito di quasi 2000 miliardi “tagliando gli sprechi”?Una lettura del programma del Movimento 5 Stelle mette in risalto quanto sia poco preciso Grillo sugli argomenti che, solitamente, dividono gli animi e le categorie. E quanto esso sia invece chiarissimo sulle cose in cui tutti sarebbero senza dubbio d’accordo. Introdurre nuove tecnologie per l’informazione? E chi non è d’accordo. Vietare i condannati in Parlamento? E chi non è d’accordo (a parte i condannati, ovviamente).Su tutto il resto, Grillo tace. E guai a chiedere lumi a qualcuno dei suoi seguaci! La sua reazione sarà, nove volte su dieci: “Tutti parlano contro di noi perchè facciamo paura, ma tu per chi voti? Bersani, Vendola? Noi siamo gli unici a non prendere finanziamenti pubblici…..”
 
 

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