Cinque dirigenti di Sel dicono no alla
decisione di Vendola di allearsi con il Pd travolto dalla brutta pagina
delle primarie palermitane e in parte colluso con il governo regionale
di Lombardo. I cinque sosterranno Orlando e la lista della sinistra.
Dopo le primarie del centrosinistra con le polemiche e i
brogli del 4 marzo, A Palermo l’unica soluzione accettabile era che
Rifondazione Comunista, Sel avrebbero dato vita a una lista unica
indipendente da un pd attraversato dall’ennesimo scandalo e scontro
interno. Una lista indipendente e di sinistra, secondo alcuni
osservatori, “rischiava” di prendere più voti del Pd, che in Sicilia – e
soprattutto a Palermo – è ormai completamente in pappa anche alla luce
delle operazioni consociative messe in campo con il governo regionale
retto da Raffaele Lombardo. Ma dopo che gli stessi dirigenti di Sel si
erano pronunciati contro il risultato delle primarie del 4 marzo,
“vinte” da Fabrizio Ferrandelli e”perse” da Rita Borsellino, Vendola ha
imposto invece al partito di sottrarsi dalla lista di sinistra e di
allearsi, di fatto, con il Pd di Cracolici e Lumia. Una scelta che è
stata però duramente contestata da una parte del partito. A distaccarsi
dalla linea politica imposta da Vendola non è soltanto una parte
significativa della base, ma anche alcuni dirigenti di Sel, tra cui
Ermanno Giacalone (ricercatore universitario già consigliere comunale),
Marco Manno (docente universitario e avvocato impegnato
nell’antiracket), Dario Sulis (musicista), Fatima Del Castillo
(insegnante) e Simone Tulumello (architetto). “Non abbiamo condiviso il
percorso politico di Sinistra ecologia e libertà (Sel) – scrivono i
cinque in una lettera aperta – che ha portato alla candidatura a sindaco
di Fabrizio Ferrandelli, e abbiamo deciso di sostenere Leoluca Orlando
candidandoci da indipendenti nella lista La Sinistra e gli Ecologisti
per Palermo (Federazione della Sinistra e Verdi). La nostra è una scelta
esclusivamente politica che ci induce a prendere le distanze dal
partito in cui abbiamo creduto o militato fino a qualche settimana fa”.
“Riteniamo imbarazzante – scrivono Giacalone, Manno, Sulis, Fatima Del
Castillo e Tulummello – per una soggettività di sinistra, condurre la
campagna elettorale insieme agli assessori di Raffaele Lombardo e a
Carlo Vizzini. La nostra scelta è dovuta ad un elemento di chiarezza:
Orlando è l’unico candidato sindaco che non è sostenuto da personaggi
che hanno governato la città insieme a Diego Cammarata”. “Infine –
concludono i cinque che hanno abbandonato Sel – riteniamo coraggiosa la
scelta della Federazione della Sinistra e dei Verdi di costruire una
lista aperta alla sinistra diffusa a sostegno di Orlando, cercando di
rappresentare un pezzo importante della storia politica di questa città,
senza nascondersi dentro indistinte liste civiche”.
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