mercoledì 11 aprile 2012

VINCOLO DI BILANCIO E SOVVERSIVISMO DELLE CLASSI DOMINANTI, di Francesco Piobbichi

Ho un certo malessere, ve lo confesso. Sapere che oggi un parlamento di nominati da il via libera all'inserimento del vincolo di bilancio in costituzione mi fa ribrezzo. Il tutto avviene in un paese sconvolto dalla crisi, dove opera abilmente il sovversivismo delle classi dominanti  che concentra la sua opera contro i partiti (tutti uguali) e parlamento (inutile), e dove le cornacchie liberiste nella versione di destra e sinistra girano su se stesse in un vortice incomprensibile di dichiarazioni contraddittorie.  La dimensione costituente della crisi è concentrata in questo atto che oggi nell'oscuramento mediatico viene votato per la seconda volta al Senato. I media non ne parlano, forse per vergogna.
Da oggi  il fondamento ideologico liberista opererà da un lato con una base codificata in una norma nella nostra carta fondamentale, mentre dall'altro,  opererà con un braccio "esecutivo" in campo economico attraverso le procedure del Fiscal Compact già approvate con firma sovrana. Un sistema di procedure prescritte che indicherà in maniera netta e precisa le azioni da porre in essere per succhiare dai lavoratori di questo paese la ricchezza che producono per decine di anni. Chiaramente per le notizie che ho, la maggioranza dei due terzi sarà superata rendendo impossibile il ricorso al referendum.  
Fine dei diritti esigibili, concetto per affermare il quale siamo scesi in piazza per decenni. Non sarà più permesso allo stato rimuovere le cause che determinano l'ingiustizia sociale e la nostra sovranità è ceduta al capitale che per la prima volta ha assunto una "forma pura" nella guida del paese. Un governo tecnico infatti non media. Napolitano questo lo sa bene.  
Così senza opposizione Monti porta avanti con incredibile velocità il mandato assegnato "all'incapace Berlusconi" da Draghi ,la Merkel e i famigerati mercati finanziari ( banche e padroni).  PD IDV LEGA UDC PDL sono complici di uno degli atti più devastanti della cultura politica e giuridica di questo paese, la cosa peggiore non è data dal fatto che votano questo patto perchè sono ricattati, ma dal fatto che credono in quello che fanno. Se una famiglia non investe non compera casa per i figli, se una ditta non investe non puo' aprire bottega. Se uno stato non investe non può creare sviluppo. Vorrei capire come fa Fassina a dire che occorre la crescita mentre impone di votare il pareggio di bilancio. Nella storia italiana bisogna risalire a prima del 900 per ritrovare un atto del genere. Fu Quintino Sella ad immettere la regola d'oro del vincolo di bilancio in costituzione, obbiettivo per raggiungere il quale, inventarono la famigerata tassa sul macinato. Mia nonna, contadina, umbra, non sapeva di storia, ma questa tassa la conosceva perchè l'ingiustizia che rappresentava era talmente forte da essere tramandata nelle generazioni. C'è una profondità ideologica in questo atto, talmente forte da scardinare l'impianto di fondo della nostra costituzione. Certo le spese inutili vanno ridotte, certo  c'è corruzione e sprechi, lo so benissimo come so che il conto lo fissano i ricchi e lo pagano i poveri.  Hanno ridotto le pensioni infatti e non l'acquisto degli f 35, fanno la TAV ma privatizzano gli asili. Per combattere il malaffare pubblico non c'è bisogno di devastare la nostra costituzione, al limite si tratta di applicarla. Il silenzio di tanti padri nobili della costituzione,( non tutti per fortuna, come dimostra l'appello del costituzionalista Ferrara) gli stessi che si strappavano i capelli quando a governare era Berlusconi ci dice inoltre che anche il ruolo degli intellettuali è compromesso in questo paese. 
Il sistema politico italiano che si definisce con questo atto riflette la sconfitta della sinistra che ha provato a costruire una possibile mediazione tra capitale e democrazia ancor prima che tra capitale e lavoro. La rivoluzione liberista ha costruito le premesse perchè il capitale vincesse sui lavoratori, e la crisi del capitale ha generato le premesse perchè quest'ultimo vincesse sulla democrazia. E' un paradosso, ma è la verità. Il governo Monti non è sovversivo meno di quello Berlusconi, ed il fatto che sia il PD a sostenerlo non cambia di una virgola questo giudizio. Bene ricordarselo per le prossime elezioni politiche..

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