Di Niki Vendola non condivido diverse cose :
l’aver abbandonato la
proporzionale per abbracciare il maggioritario (come Occhetto nel ’91);
la subalternità al Pd e per questo il non volere l’unità della sinistra
di alternativa;
l’aver ceduto alle sirene della berlusconizzazione della
politica imponendo il suo nome nel simbolo del partito;
l’essersi
allontanato dal mondo cattolico di don Tonino Bell...o
per intrecciare alleanze con la gerarchie vaticane e don Verzè;
l’aver
portato una generazione dallo stadio Carlini e dal train stopping al
partito socialista europeo del direttore del WTO Pascal Lamì; etc.
Ritengo però Vendola una persona fondamentalmente onesta che mai e poi
mai può utilizzare la cosa pubblica per fini privati o illeciti.
Una
cosa sono le legittime critiche politiche, altra cosa è la macchina di
fango che è entrata in funzione in questi giorni. Mi pare che queste
inchieste giudiziarie abbiano il solo scopo di affossare ogni
possibilità della politica di emergere come alternativa allo sfascio
delle cose presenti.
Non mi associo per niente al coro del “sono tutti
uguali, sono tutti ladri”. Sento puzza di regime.
Alfio Nicotra, http://www.facebook.com/#!/alfio.nicotra
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