Le banche private europee in 4 mesi hanno
portato a casa una plusvalenza del 13% acquistando 250miliardi di titoli
di stato grazie al maxi prestito della Banca Centrale Europea che,
anziché dare i soldi direttamente agli stati, foraggia gli istituti
privati al tasso ridicolo dell’1% e favorendo, così, la speculazione
finanziaria.
Nonostante gli ultimi blitz, l’Italia è al primo posto in
Europa in quanto ad evasione fiscale. Il mancato introito nelle casse
dello Stato è pari a 180 miliardi di € l’anno (l’equivalente di 5 leggi
finanziarie).
In Italia la disoccupazione è ormai al 9,3% mentre dopo la contro riforma delle pensioni nel nostro paese si andrà in pensione più tardi che nel resto d’Europa (66 anni e 11 mesi da noi, 65 anni e 9 mesi in Germania).
In Italia la disoccupazione è ormai al 9,3% mentre dopo la contro riforma delle pensioni nel nostro paese si andrà in pensione più tardi che nel resto d’Europa (66 anni e 11 mesi da noi, 65 anni e 9 mesi in Germania).
In Italia i salari sono la metà rispetto alla Germania mentre le tariffe sono fra le più alte d’Europa.
Di fronte a tutto ciò il Governo Monti
non trova di meglio, nel nome dell’equità e della ripresa, che colpire
ulteriormente lavoratori e precari mantenendo sostanzialmente inalterata
la jungla di contratti precari in entrata, manomettendo l’articolo 18
per facilitare i licenziamenti in uscita e smantellando il sistema di
ammortizzatori e tutele sociali, o proporre il pareggio di bilancio
nella Costituzione.
Il segno di classe, e la subalternità di
questo dicastero alle lobbies economiche e finanziarie italiane ed
internazionali, è talmente evidente da rendere gli interventi di Monti e
dei suoi ministri quasi sfacciati per il cinismo e la spietatezza con i
quali portano l’affondo sui soggetti sociali più deboli.
Questo governo non solo inciderà
profondamente sulla carne viva di lavoratori, pensionati, giovani e
donne, ma rischia di modificare nel profondo lo spirito e la lettera
della nostra Costituzione nata dalla resistenza e fondata sul lavoro,
dando vita, questa volta sul serio, ad una seconda repubblica ispirata e
incardinata sul profitto, e sugli interessi di quelle 10 persone più
ricche d’Italia che guadagnano da sole 50 miliardi di € l’anno, ovvero
quanto i 3 milioni più poveri!
In questo contesto la sinistra non può
più permettersi le schermaglie politiciste che l’hanno caratterizzata
negli ultimi anni, le continue divisioni sulle virgole o sulle tattiche
elettorali. E’ questa sottovalutazione, questa coazione a ripetere lo
stesso errore, più ancora dell’anti politica, che rischia di spazzare
via chi voglia rappresentare gli interessi dei soggetti più deboli.
C’è bisogno, nel rispetto delle
reciproche autonomie ed identità, di uno scatto in avanti, di un atto di
generosità, di costruire insieme, a partire dall’iniziativa sociale,
una mobilitazione capace di invertire il senso di marcia della politica
italiana.
La Federazione della Sinistra ha indetto
per il 12 Maggio una manifestazione nazionale a Roma per la difesa
dell’articolo 18 e contro le politiche del governo. Mettiamo a
disposizione questo appuntamento per costruire insieme un’iniziativa
unitaria con tutti quei soggetti politici e sociali che, insieme a noi,
condividano l’analisi e le proposte per costruire un’alternativa a Monti
e agli interessi che rappresenta.
Diamoci appuntamento il 3 Maggio a
Firenze per confrontarci e costruire insieme, anche in Toscana, un
percorso comune di iniziative e di lotte.
Stefano Cristiano (Segretario Regionale
PRC-FdS), Andrea Malpezzi (Segretario Provinciale Firenze PRC-FdS),
Lucia Mango (Segretario Eegionale PDCI), Roberto Passini (Partito del
Lavoro Toscana), Lorenzo Lombardi (Portavoce Regionale dei Verdi)
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