Umbria acque applica le decisioni dell'AEEGSI annullando quelle degli Ati 1 e 2
Ci risiamo con il deposito cauzionale per l'acqua.
Gli utenti di Umbria acque hanno ricevuto, con la
bolletta una lettera nella quale c'è scritto : “l’Autorità per l’Energia
Elettrica il Gas ed il Sistema Idrico ha previsto una disciplina unica a
livello nazionale del deposito cauzionale, superando le varie normative
stabilite dalle Autorità locali (nel caso di Umbra Acque S.p.A. dagli
ATI n.1 e n.2 dell’Umbria), ha stabilito che tutti gli Utenti finali, a
garanzia dei propri obblighi di pagamento contrattualmente assunti a
fronte del servizio ricevuto, siano tenuti al versamento di un deposito
cauzionale al Gestore del Servizio Idrico Integrato. In applicazione
della nuova disciplina Umbra Acque S.p.A. procederà quindi: a
determinare il valore del deposito cauzionale spettante in misura pari
al valore dei corrispettivi dovuti per un massimo di tre mensilità di
consumo medio annuo. Saranno esclusi dal versamento del deposito
cauzionale: 1) gli Utenti finali che fruiscano di agevolazioni
tariffarie idriche di carattere sociale secondo il Regolamento per le
agevolazioni tariffarie per le Utenze deboli adottato dagli ATI n.1 e n.
2 dell’Umbria per i nuclei familiari con ISEE attualmente non superiore
ad €. 9.500,00 e gli Utenti finali che abbiano provveduto alla
domiciliazione bancaria, postale o su carta di credito della bolletta”.
Parrebbe una semplice procedura di adeguamento di conguaglio per il 2015
del deposito sulla base delle nuove norme. Ma da noi non è proprio
così. Per effetto delle battaglie svolte sull'argomento da Sindacati e
Associazioni dei consumatori nel 2011, molti utenti del servizio
(soprattutto anziani e pensionati con redditi bassi) avevano sospeso il
versamento del deposito. Ora dovranno adeguarsi ad una normativa che li
considera evasori preventivi o a loro insaputa. Il deposito è infatti a “
a garanzia dei propri obblighi di pagamento ”. Adesso vedremo se le
associazioni dei consumatori scenderanno ancora in campo o se, sulla
vicenda, verrà scritta la parola fine.
Flamini/Prc Umbria: “No al deposito cauzionale di Umbra Acque”
Umbria Acque, in applicazione delle decisioni dell’AEEGSI che hanno
annullato quelle degli Ati 1 e 2, ha reso noto nelle ultime bollette
che applicherà il deposito cauzionale per gli utenti finali che non
abbiano provveduto alla domiciliazione bancaria, postale o su carta di
credito della bolletta, escludendo tuttavia coloro che fruiscono di
agevolazioni tariffarie idriche di carattere sociale. Insomma, ci
risiamo. Mentre l’unico adeguamento necessario sarebbe l’applicazione
dei risultati del Referendum sulla ripublicizzazione dell’acqua, le
cittadine e i cittadini, anche se hanno sempre pagato, soprattutto
pensionati o comunque a basso reddito, precari e disoccupati che non
possono permettersi una domiciliazione bancaria per il pagamento delle
bollette, si vedranno applicare una misura che li considera
sostanzialmente degli evasori in via preventiva. E le banche esultano.
Per questo, ancora una volta, in tutte le sedi istituzionali dove siamo
presenti ci opporremo a questo provvedimento e dichiariamo da subito il
sostegno a quelle associazioni che intenderanno proseguire la battaglia.
Perchè se ci sono problemi legati alla gestione o sul risanamento dei
servizi, i costi non possono essere scaricati sui cittadini, tanto meno
su quelli più in difficoltà.
Enrico Flamini
Segretario Regionale Prc Umbria
Segretario Regionale Prc Umbria
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