Dopo
quattro anni dalla fine dell’operazione “Piombo Fuso”, nei giorni
scorsi è partito l’ennesimo attacco militare dell’esercito israeliano
sull’inerme popolazione civile palestinese nella striscia di Gaza.
Un’azione militare smisuratamente violenta: si contano ogni ora decine
tra morti e feriti, tra i quali un numero inaccettabile di donne e
bambini. Un bilancio destinato a crescere purtroppo. I morti e i feriti
sono la testimonianza di una politica chiara e determinata che lo stato
d’Israele porta avanti ormai da più di sessant’anni: Gaza è una prigione
a cielo aperto, dove viene attuata una politica di occupazione, di
apartheid, di pulizia etnica, con lo scopo di cancellare la Palestina e
il suo coraggioso e dignitoso popolo dalle cartine geografiche.
Questa logica politica è riassunta in una recente dichiarazione di Gilad Sharon, figlio dell’ex Primo ministro Ariel Sharon: «Radere al suolo Gaza!». Inoltre, l’appoggio del governo statunitense e il silenzio della Comunità Internazionale, sono il lasciapassare per Israele a continuare indisturbato la “sua” strage degli innocenti e la distruzione di Gaza.
Esprimiamo la nostra sentita e profonda solidarietą al popolo palestinese e chiediamo la cessazione immediata dell’offensiva israeliana contro la Striscia di Gaza e la fine dell’occupazione. Non possiamo non esprimere la stessa solidarietą al popolo siriano, che sta vivendo momenti tragici, martoriato da una sanguinosa guerra civile, in un clima di forte tensione, terrore e preoccupazione nel quale vedono la morte migliaia di civili innocenti e indifesi. Non si può restare fermi a guardare, si deve condannare politicamente e moralmente la condotta d’Israele, per una politica di pace e cooperazione, contro logiche di guerra. Il silenzio incoraggia sempre il torturatore non il torturato. Il silenzio ci rende complici, fermiamo questo massacro.
Restiamo umani!!
Questa logica politica è riassunta in una recente dichiarazione di Gilad Sharon, figlio dell’ex Primo ministro Ariel Sharon: «Radere al suolo Gaza!». Inoltre, l’appoggio del governo statunitense e il silenzio della Comunità Internazionale, sono il lasciapassare per Israele a continuare indisturbato la “sua” strage degli innocenti e la distruzione di Gaza.
Esprimiamo la nostra sentita e profonda solidarietą al popolo palestinese e chiediamo la cessazione immediata dell’offensiva israeliana contro la Striscia di Gaza e la fine dell’occupazione. Non possiamo non esprimere la stessa solidarietą al popolo siriano, che sta vivendo momenti tragici, martoriato da una sanguinosa guerra civile, in un clima di forte tensione, terrore e preoccupazione nel quale vedono la morte migliaia di civili innocenti e indifesi. Non si può restare fermi a guardare, si deve condannare politicamente e moralmente la condotta d’Israele, per una politica di pace e cooperazione, contro logiche di guerra. Il silenzio incoraggia sempre il torturatore non il torturato. Il silenzio ci rende complici, fermiamo questo massacro.
Restiamo umani!!
Comitato Perugia Palestina
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