mercoledì 22 luglio 2015

Il debito pubblico italiano al massimo storico e le profezie del ministro Padoan

Padoandi Attilio Folliero
Annualmente, in primavera c’è la riunione del Fondo Monetario Internazionale. Quest’anno si è svolta a Washington dal 16 al 18 aprile. Nel corso di questi lavori è intervenuto per l’Italia il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, che come riportato da tutti i media ha dichiarato: “Non è vero che il debito italiano sale… il debito pubblico quest’anno si stabilizzerà e dall’anno prossimo scenderà in maniera sostenuta, rispettando le regole”.
Il 18/06/2015, Padoan in una conferenza stampa, rispondendo a chi gli chiedeva se un default greco comportasse dei rischi per l’Italia asseriva: “L’ho già detto e lo ripeto: l’Italia è assolutamente solida, l’euro è assolutamente solido, non siamo sicuramente nel 2012″.
Dunque Padoan, il ministro dell’Economia, è tranquillo, ottimista e contento per il futuro dell’Italia. A guardare i dati, però non sembra proprio che Padoan sia un buon profeta.
Il supplemento al Bollettino statistico della Banca d’Italia Finanza pubblica, fabbisogno e debito n. 20” pubblicato il 15 aprile (il giorno prima dell’inizio dei lavori del FMI) riportava i dati del debito pubblico italiano al mese di febbraio 2015: 2.169,21 miliardi di Euro, ovvero massimo storico assoluto. Nel mese di febbraio il debito pubblico italiano è aumentato di 3,34 miliardi.
A Marzo, secondo i dati del supplemento al Bollettino statistico della Banca d’Italia “Finanzapubblica, fabbisogno e debito n. 24” pubblicato il 14 maggio, il debito pubblico italiano continuava ad aumentare di altri 15 miliardi, facendo segnare un nuovo massimo storico: 2.184,51 miliardi di Euro.
Ad Aprile, secondo i dati del supplemento al Bollettino statistico della Banca d’Italia “Finanza pubblica, fabbisogno e debito n. 32” pubblicato il 15 giugno, il debito pubblico faceva segnare un nuovo massimo storico: 2.194,50 miliardi di Euro, ovvero altri 10 miliardi in più rispetto al mese anteriore.
Pochi giorni fa, il 14 luglio, il solito Bollettino statistico della Banca d’Italia “Finanza pubblica, fabbisogno e debito n. 38” aggiornando i dati del debito pubblico italiano al mese di maggio, dava notizia di un ennessimo massimo storico, questa volta arrivato a 2.218,23, quindi una crescita di oltre 23 miliardi nell’ultimo mese.

Mah! Il ministro Padoan profetizzava che il debito italiano non sarebbe aumentato, anzi prima si sarebbe stabilizzato e poi sarebbe sceso in maniera sostenuta. Per il momento la sfera di cristallo di Padoan non ci ha azzeccato o forse era offuscata; prima di leggerla avrebbe fatto bene a pulirla un po. Infatti, l’unica certezza è che nei primi 5 mesi del 2015 il debito pubblico italiano è cresciuto di oltre 83 miliardi. Certamente nel corso dell’anno il debito potrebbe invertire la tendenza e dar ragione a Padovan! Staremo a vedere.
Il debito pubblico italiano dall’inizio della crisi
Dall’inizio della crisi, dal 2007 ad oggi (31 maggio 2015) il debito pubblico italiano è cresciuto di 613 miliardi: al 31 dicembre 2007 era 1.598,97 miliardi ed oggi, secondo l’ultimo dato disponibile è 2.218,23. Nello stesso periodo il PIL è rimasto praticamente invariato: era 1.610 miliardi nel 2007 ed è 1.616 miliardi nel 2014; nel 2015, secondo le previsioni crescerà 0,7%. e sarà attorno a 1.627 miliardi. In termini percentuali, se nel  2007 il debito rappresentava il 99% del PIL, oggi è attorno al 135% (Vedasi tabella seguente e grafici).
PIL e Debito pubblico italiano 2007-2015
TABELLA FOLLIERO2015_07_18_Pil+e+debito+pubblico+2007-2015 2015_07_18_debito+pubblico+annuale+2008-2015

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