«I POPOLI NON DOVREBBERO AVER PAURA DEI PROPRI GOVERNI: SONO I GOVERNI CHE DOVREBBERO AVER PAURA DEI POPOLI…»
Una intera generazione si sta riprendendo lo spazio della politica e il tempo futuro, occupando scuole e atenei, difendendo i monumenti dalla barbarie berlusconiana, percorrendo strade e città, bloccando i flussi di merci che invadono le vite. Tutti i soggetti ella conoscenza (student@, precar@, ricercator@, artist@...) si sono uniti
CONTRO
- I TAGLI A SCUOLA UNIVERSITÀ, RICERCA, CULTURA
- LA PRECARIZZAZIONE DELLE VITE, DEI SAPERI, DEL LAVORO
PER
- UNA VERA E PARTECIPATA RIFORMA DI SCUOLA E UNIVERSITÀ
- PIÙ INVESTIMENTI E PER LA DIFESA DI UNA FORMAZIONE E DI UNA RICERCA PUBBLICHE- LA DIFESA DEI DIRITTI DEL LAVORO E AL SAPERE
Una intera generazione si sta riprendendo lo spazio della politica e il tempo futuro, occupando scuole e atenei, difendendo i monumenti dalla barbarie berlusconiana, percorrendo strade e città, bloccando i flussi di merci che invadono le vite. Tutti i soggetti ella conoscenza (student@, precar@, ricercator@, artist@...) si sono uniti
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- LA PRECARIZZAZIONE DELLE VITE, DEI SAPERI, DEL LAVORO
PER
- UNA VERA E PARTECIPATA RIFORMA DI SCUOLA E UNIVERSITÀ
- PIÙ INVESTIMENTI E PER LA DIFESA DI UNA FORMAZIONE E DI UNA RICERCA PUBBLICHE- LA DIFESA DEI DIRITTI DEL LAVORO E AL SAPERE
Lavoro e sapere sono beni comuni che questo governo vuole privatizzare, togliendo diritti, e finanche consapevolezza dei diritti, a intere generazioni che vivono ormai un lungo presente di precarietà. Sintesi non mirabile delle politiche del governo sui saperi e sulle giovani generazioni è il DDL Gelmini sull’università, che si aggiunge ai tagli imposti da Tremonti. Le bugie della Gelmini sono contraddette dal testo del DDL che implica:
*precarizzazione della ricerca con la messa ad esaurimento del ruolo del ricercatore
*regalo ai privati della governance dell’università, riformata peraltro in senso antidemocratico
*eliminazione di fatto del diritto allo studio, ossia di un reale criterio di merito
*più potere ai baroni nel reclutamento
Dopo lo scempio della fiducia comprata in Parlamento, delle istituzioni diventate luogo di mercimonio, di ingenti spese militari a fronte della crisi fatta pagare a lavorat@ e studenti con tagli a istruzione e welfare, si è dimostrato ancora una volta come i luoghi della democrazia non siano i palazzi del Potere, né tantomeno le tecnocrazie europee, ma i tetti, le piazze,le gru, le aule occupate. Nuovi spazi pubblici si stanno costruendo ad Atene, Londra, Parigi, Roma, in tutta Europa e in tutta Italia.
Sta nascendo una nuova generazione politica europea, una Europa dei popoli, che non solo non vuole pagare la crisi, ma vuole mettere in crisi un sistema che condanna ad un futuro di precarietà, cancella diritti, distrugge le nuove generazioni e le considera un problema di ordine pubblico.
Scuole e università di tutta Italia hanno già tolto la fiducia al Governo, ma il DDL è di nuovo in discussione al Senato nei prossimi giorni. Nonostante i tentativi di criminalizzazione, questa generazione non si ritira e continua a lottare*precarizzazione della ricerca con la messa ad esaurimento del ruolo del ricercatore
*regalo ai privati della governance dell’università, riformata peraltro in senso antidemocratico
*eliminazione di fatto del diritto allo studio, ossia di un reale criterio di merito
*più potere ai baroni nel reclutamento
Dopo lo scempio della fiducia comprata in Parlamento, delle istituzioni diventate luogo di mercimonio, di ingenti spese militari a fronte della crisi fatta pagare a lavorat@ e studenti con tagli a istruzione e welfare, si è dimostrato ancora una volta come i luoghi della democrazia non siano i palazzi del Potere, né tantomeno le tecnocrazie europee, ma i tetti, le piazze,le gru, le aule occupate. Nuovi spazi pubblici si stanno costruendo ad Atene, Londra, Parigi, Roma, in tutta Europa e in tutta Italia.
Sta nascendo una nuova generazione politica europea, una Europa dei popoli, che non solo non vuole pagare la crisi, ma vuole mettere in crisi un sistema che condanna ad un futuro di precarietà, cancella diritti, distrugge le nuove generazioni e le considera un problema di ordine pubblico.
Per il ritiro del Ddl Gelmini
La lotta fa scuola, la Gelmini la distrugge
Partito della Rifondazione Comunista: http://www.rifondazione.it/
Giovani Comunisti: http://www.giovanicomunisti.it/
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