di Armando Allegretti
PERUGIA - Un'ordinanza di custodia cautelare in
carcere è stata eseguita stamattina nei confronti del vicepresidente del
consiglio regionale dell'Umbria, Orfeo Goracci. Sempre in mattinata
sono state eseguite altre 8 ordinanze, 4 in carcere e 4 ai domiciliari.
L'accusa che gli viene contestata dalla procura della Repubblica di
Perugia sarebbe di associazione a delinquere finalizzata all'abuso di
ufficio e altri reati.
Orfeo Goracci, ex sindaco di Gubbio, qualche mese fa era stato
raggiunto da un avviso di garanzia nella quale la procura di Perugia
ipotizzava il reato di concussione e abuso d'ufficio, la stessa accusa
rivolta nei confronti dell'ex vicesindaco di Gubbio, Maria Cristina
Ercoli. Al centro dell'inchiesta alcune assunzioni sospette che
sarebbero avvenute proprio all'interno del comune di Gubbio, quando
Goracci era sindaco.
Tra i provvedimenti di custoduia cautelare, un altro riguarda l'ex vice sindaco Maria Cristina Ercoli.
L'avvocato Franco Libori, difensore di Goracci, ha spiegato di non
conoscere ancora nel dettaglio le accuse mosse al suo assistito. ''Il
gip ha infatti disposto - ha aggiunto - il divieto di incontro con il
suo difensore per cinque giorni''. Nell'ambito dell'indagine il
magistrato titolare del fascicolo e i carabinieri si sono recati stamani
negli uffici del Consiglio regionale ma non si conosce al momento per
quale attivita'.
L'inchiesta della procura di Perugia che oggi ha portato all'arresto
del vicepresidente del Consiglio regionale dell'Umbria, Orfeo Goracci
(Prc) e' coordinata dai Pm, Antonella Duchini e Mario Formisano. Il Gip
ha inoltre disposto per Goracci il divieto di incontro con il suo
avvocato per 5 giorni.
Dalle 7 di stamattina i carabinieri di Perugia sono in Consiglio
Regionale per controllare le stanze della vicepresidenza del consiglio.
Da quanto riferito ad Umbrialeft, le altre persone
coinvolte sarebbero 9 in tutto, Maria Cristina Ercoli, assessore al
Bilancio (Prc); Lucio Panfili, assessore all'ambiente (Prc); Graziano
Cappannelli (Idv), assessore al Commercio, Lucia Cecili, dirigente
comunale al Personale. Ai domiciliari l'ex assessore all'Urbanistica,
Marino Cernicchi (Prc), Nadia Ercoli, funzionaria del comune alla
polizia municipale, Antonella Stocchi (Lista Civica Sinistra Unita)
presidente del consiglio comunale. Infine, Paolo Cristiano, segretario
comunale di Gubbio.
Clima di paura in Comune: L'ex sindaco di Gubbio
Orfeo Goracci e le altre 8 persone arrestate su disposizione del gip di
Perugia sono tutte accusate, riferisce l'ANSA - nelle loro qualita' di
primo cittadino, amministratori e tecnici comunali - di aver dato vita e
partecipato ad una associazione per delinquere, attiva dal 2002 ''ed
ancora in essere'', che avrebbe instaurato ''un clima di intimidazione e
di paura'', emarginando, danneggiando, minacciando le persone ''invise o
ostili'' al sodalizio e ''piegando lo svolgimento delle pubbliche
funzioni all'interesse privato''.
Un'associazione - continua l'ANSA - , si legge nel capo di
imputazione, finalizzata a commettere ''una serie indeterminata'' di
reati di abuso d'ufficio, concussione, falso in atti pubblici e
soppressione di atti pubblici. I nove, in particolare, avrebbero
''stabilmente piegato lo svolgimento delle pubbliche funzioni al
perseguimento di interessi privati consistenti in vantaggi
politico-elettorali, mantenimento delle posizioni di potere e sviluppo
della carriera, vantaggi economici per se stessi e per soggetti loro
legati da vincoli di vicinanza politica, amicizia e sentimentali (per il
Goracci)''.
Tutto cio', ''con pari ingiusto danno per la collettivita', per i
dipendenti e i soggetti estranei all'amministrazione ritenuti invisi o
ostili al sodalizio''. Questi, infatti, ''venivano stabilmente posti in
condizioni di emarginazione, sfavoriti, danneggiati nello sviluppo della
carriera, minacciati, estorti ed ingiustamente penalizzati, in un
generale clima di intimidazione e di paura instaurato e mantenuto dal
sodalizio all'interno del Comune di Gubbio''. Con l'allora sindaco
Goracci, ''definito 'il re' o 'lo zar''', accusato di aver ''promosso,
costituito ed organizzato l'associazione a delinquere e gli altri nel
ruolo di partecipi''.
Violenza sessuale: A carico di Orfeo Goracci -
scrive l'ANSA - viene contestato anche il reato di violenza sessuale
aggravato dal fatto che sia stato commesso "nella sua qualita' di
pubblico ufficiale e all'interno del proprio ufficio di sindaco". In
particolare, si legge nell'ordinanza firmata dal gip di Perugia, "per
avere in due distinte occasioni costretto una dipendente, alla quale
inviava numerosi sms e pressanti inviti per intrattenere rapporti
sessuali, a subire atti sessuali, baciandola, cingendole le spalle e
tirandola a se', contro la volonta' della donna, commettendo il fatto
nella sua qualita' di pubblico ufficiale e all'interno del proprio
ufficio di sindaco".
Le motivazioni dell'arresto: Secondo l'ANSA, per il
gip di Perugia le esigenze cautelari a carico dei nove arrestati oggi
nell'ambito dell'inchiesta sui presunti reati commessi dagli ex vertici
comunali di Gubbio sono giustificate dal pericolo di reiterazione dei
reati e dal "pericolo concreto di inquinamento probatorio" comprovato, a
parere del gip, "dalle condotte poste in essere dagli indagati nel
corso delle indagini di Pg finalizzati all'acquisizione della
documentazione di interesse investigativo". "Dopo l'invio delle
informazioni di garanzia e all'avvio dell'attivita' di acquisizione
documentale presso il comune di Gubbio - scrive infatti il gip - si e'
assistito ad una pronta reazione dell'intero 'gruppo' che ha subito
fatto quadrato intorno al Goracci, prodigandosi a cercare di carpire il
maggior numero possibile di informazioni relative all'indagine e
occultando documenti rilevanti per le indagini (fatti sparire o
consegnati agli indagati)".
La segreteria regionale del Prc ha confermato, dopo
le comunicazioni della Procura, che il consigliere regionale Goracci
era stato sospeso dal partito perchè non aveva mai chiarito la sua
posizione dopo i primi avvisi di garanzia, inoltre aveva rifiutato le
dimissioni dal suo ruolo istituzionale. Il capogruppo del Prc Damiano
Stufara ha precisato che l'opera investigativa dei carabinieri presenti
in Consiglio regionale questa mattina non avrebbe interessato in nessun
modo gli uffici del gruppo consiliare del Prc. Le ispezioni infatti si
sono concentrate tutte sugli uffici di Goracci della vice-presidenza del
Consiglio regionale dove sono stati sequestrati computer e fascicoli
vari. I magistrati sospettano di un eventuale azione atta a cancellare
eventuali prove compromettenti dopo gli avvisi di garanzia.
Prc: Fiducia in magistratura, da novembre Goracci e Ercoli fuori da Rifondazione
PERUGIA - A seguito dei provvedimenti di custodia
cautelare che hanno riguardato esponenti politici eugubini, il Partito
della Rifondazione Comunista e il Gruppo Consiliare Regionale PRC-FdS
ribadiscono, come sempre fatto in questi mesi, la loro totale fiducia
nella magistratura.
Ricordiamo come gli organismi del partito insieme al gruppo
consiliare regionale avevano disposto, già lo scorso 5 novembre, subito
dopo la semplice informazione di garanzia rivolta a Orfeo Goracci e
Maria Cristina Ercoli, e dati i reati che allora venivano contestati, la
sospensione degli stessi dal partito e la richiesta di dimissioni dalle
cariche istituzionali ricoperte.
A seguito di questa posizione del partito si è anche sviluppata una
pubblica polemica nella quale gli stessi Goracci ed Ercoli accusavano il
PRC di averli condannati prima della magistratura. Restiamo in attesa
di conoscere gli sviluppi di una vicenda che riguarda singoli politici
eugubini rispetto alla quale ci sentiamo parte lesa.
Rifondazione Comunista ha fatto della questione morale una delle sue
principali bandiere ed elementi identitari. Per tale ragione riteniamo
politicamente che i rappresentanti dei cittadini nelle istituzioni
debbano sempre dimostrare una specchiata ed incontrovertibile etica
pubblica. Lo ritenevamo ieri, quando altri partiti della maggioranza
regionale si sono opposti alle dimissioni di Goracci che noi chiedevamo,
e lo riteniamo ancor più oggi di fronte all'evoluzione che la vicenda
ha avuto.
Stefano Vinti (segretario regionale PRC Umbria)
Enrico Flamini (segretario provinciale PRC Perugia)
Damiano Stufara (presidente gruppo consiliare regionale PRC-FdS)
Enrico Flamini (segretario provinciale PRC Perugia)
Damiano Stufara (presidente gruppo consiliare regionale PRC-FdS)
Stufara(Prc) chiede ufficialmente di avviare le procedure per sospendere Goracci
14/02/2012 - 15:56
PERUGIA - “A seguito delle misure di custodia
cautelare che riguardano amministratori ed ex amministratori del Comune
di Gubbio, eseguite stamattina dalla Procura di Perugia, trovandosi in
stato di carcerazione preventiva il consigliere regionale Orfeo Goracci,
a causa di pesanti ipotesi di reato da quanto si apprende da fonti
giornalistiche, ritengo che la principale delle preoccupazioni degli
eletti nella massima Assise regionale debba essere quella della
salvaguardia del prestigio e della dignità dell'Istituzione”. Così il
capogruppo regionale di Prc-Fds Damiano Stufara che chiede
“ufficialmente” al presidente del Consiglio regionale dell’Umbria e ai
colleghi presidenti dei gruppi consiliari “di avviare immediatamente le
procedure previste dalla legislazione nazionale, per la sospensione
dalla carica di consigliere regionale di Orfeo Goracci”.
Stufara spiega che la richiesta mira in primo luogo alla
salvaguardia delle istituzioni, “le quali rischiano in questa vicenda di
diventare parte lesa, al pari di Rifondazione Comunista che a Goracci
mesi fa aveva chiesto un passo indietro. La sospensione inoltre –
conclude Stufara - permetterà a Goracci stesso di poter esercitare al
meglio la difesa dalle accuse che gli vengono contestate, come previsto
sia dalla Costituzione che dal nostro ordinamento”.
Nessun commento:
Posta un commento
Di la tua