venerdì 3 febbraio 2012

Monotono è far pagare sempre i soliti


monotono


La Federazione di Livorno del Partito della Rifondazione Comunista critica fermamente le parole del Presidente del Consiglio Monti rispetto alla "monotonia" del lavoro a tempo indeterminato. La vera monotonia nel nostro Paese è, ahinoi, invece, la disoccupazione, il non poter progettare il futuro con serenità, e il rischio quotidiano di perdere il lavoro e, come spesso accade, anche la casa. Questa monotonia ha un effetto dirompente, in maniera negativa, sulla vita di tutti i lavoratori e di tutte le lavoratrici.
Nel corso degli anni abbiamo potuto sperimentare come la flessibilità invocata da Monti, ovvero la precarietà in realtà, sia un fallimento totale, sia dal punto di vista occupazionale che sociale.
Ci sono, ad oggi, tantissimi giovani che lavorano da precari, sottopagati, senza diritti e alcuna tutela sindacale e come spesso accade, al nero.
In taluni settori viene applicato il "metodo" Marchionne in cui si utilizzano contratti particolari e ad hoc che non tengono di conto del contratto nazionale, come, ad esempio succede nel comparto della componentistica auto o nel settore del trasporto pubblico, sia esso su rotaia o su gomma.
Con i recenti provvedimenti l'età pensionabile viene ulteriormente innalzata costringendo così quei lavoratori prossimi ad andare in pensione a lavorare ulteriori anni e impedendo, naturalmente, ai giovani di subentrare al loro posto. Non solo non si creano, come sarebbe invece necessario, le condizioni per costruire nuovi posti di lavoro, ma si blocca bensì il naturale turn over tra le generazioni.
E' oramai diffusa tra la maggior parte degli economisti l'opinione secondo cui le politiche economiche del governo siano recessive e che, se non si interviene prontamente invertendo la tendenza, le condizioni di vita per i lavoratori e per la popolazione più in generale andranno ulteriormente peggiorando.
Affermiamo convintamente il nostro NO alle politiche di destra del governo Monti, il nostro obbiettivo verso la piena occupazione e verso il lavoro a tempo indeterminato, la difesa dell'articolo 18, andando ad estenderlo anche alle categorie che ad oggi non possono usufruirne.
Cogliamo l'occasione per invitare tutti i cittadini, i lavoratori e le lavoratrici alla manifestazione indetta dalla FIOM a Roma sabato 11 febbraio.

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