giovedì 10 ottobre 2013

Cinque stelle: il lusso di essere disumani di Alessio Spataro

Durissimo post, firmato anche da Casaleggio, sull'emendamento di Cioffi e Buccarella approvato
a sorpresa in Commissione: "Siete solo portavoce. Non siamo d'accordo nel merito e nel metodo"
"COLPITA" LA BOSSI-FINI, SILENZIO DEL PDL IN CAMBIO DELLA SALVEZZA DI B. (di S. Nicoli)
Clandestinità, Grillo contro senatori M5S "Abolizione reato non era in programma"
I due fondatori del Movimento 5 Stelle richiamano all'ordine i parlamentari: lo stop al “reato di clandestinità” approvato grazie all’emendamento di due senatori grillini non era nel programma. Così scrivono nel post pubblicato sul blog  Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio: “La loro posizione è del tutto personale. Non è stata discussa in assemblea con gli altri senatori, non faceva parte del Programma votato da otto milioni e mezzo di elettori, non è mai stata sottoposta ad alcuna verifica formale all’interno”

Oggi una notizia buona e due cattive. Partiamo da quelle cattive:

1. L’emendamento del M5s in commissione giustizia non ha abolito affatto il reato di clandestinità come titolano tutti i giornali. Innanzitutto perché non è legge; per diventarlo non basta un voto in una commissione, ma serve una modifica da approvare a maggioranza nei due rami del parlamento. Ma anche perché se dovesse diventare legge per miracolo, si tratterebbe comunque di una modifica della Bossi-Fini che non cambierebbe di una virgola la situazione reale degli immigrati extracomunitari: ovvero non sarebbero più incriminati formalmente per un reato, ma verrebbero comunque fisicamente deportati nei luoghi di tortura e guerra da cui scappano, anche più celermente.
2. L’unico modo, comunque insufficiente, per eliminare gli effetti più criminali della Bossi-Fini rimane eliminare la Bossi-Fini. Ma con questo parlamento è impossibile perché l’unica maggioranza politica che potrebbe realisticamente farlo, è composta da tre partiti che vogliono eliminare la legge razzista solo a parole: Sel, Pd e M5s.
Sel è il gruppo più attivo in questo senso (ma non è proprio convintissimo visto che si alleerebbe volentieri, in futuro come in passato, con un partito come il Pd che non cancellerà mai questa legge criminale ispirata dalle sue ex componenti, Ds e Margherita, che votarono nel ‘97/’98 la Turco-Napolitano, la legge che istituì i lager di stato e che fu votata anche da un deputato pugliese, un certo Vendola Nicola).
Il Pd è composto da dirigenti, ministri ed ex-ministri che dopo l’ultima strage dicono di voler stravolgere la Bossi-Fini (ma Epifani, Kyenge e Turco non lo faranno mai per non far cadere il governo con i loro degni compari del Pdl).
Il M5s, essendo un partito-azienda, un contenitore vuoto da riempire con consensi sia razzisti che finto-progressisti, non vorrà mai eliminare la Bossi-Fini.
Infatti, mentre Travaglio (guardacaso oggi) scrive in prima pagina sul Fatto che bisogna rispedire in patria i detenuti clandestini (come previsto da una delle poche norme sagge della Bossi-Fini) si moltiplicano ultimamente gli inutili interventi in aula dei grillini in tema immigrazione che valgono quanto un post su facebook dell’inutile Di Battista che sogna un mondo “lennoniano” (termine suo) mentre i suoi colleghi senatori accelerano in commissione giustizia le deportazioni di immigrati. Questi razzisti del partito Cinque Stelle, infatti, ci tengono a chiarire l’intenzione di rispedire a casa gli immigrati. E lo fanno, in un italiano discutibile, addirittura citando i fascisti del sindacato di polizia che applaudì l’anno scorso gli assassini di Federico Aldrovandi:
La legge Bossi-Fini con l'introduzione del "reato di clandestinità" in questi anni haaumentato il numero di immigrati irregolari, ha distolto le forze dell'ordine dallasicurezza del territorio ed aumentato i costi per la Giustizia con cifre spropositate. Non lo afferma solo il Movimento 5 Stelle. Nel 2008, il Sap-Sindacato Autonomo di Polizia prese una dura posizione contro questo aspetto della legge Bossi-Fini. Scriveva il 25 settembre 2008 il segretario del SAP Riccardo Tanzi dopo un' audizione alla Commissione Giustiza del Senato: "prevedendo l'arresto obbligatorio in flagranza ed il processo per direttissima, implica che gli stranieri vadano presi e accompagnati non in carcere ma presso le strutture di polizia e tenuti in custodia fino al giorno dopo quando ci sara' il processo. Cio' - ha evidenziato - comporta che le pattuglie dovranno abbandonare il territorio per sorvegliare i fermati: ci sara' quindi meno sicurezza". Proseguiva il SAP: "La norma aggravera' il sovraffollamento delle carceri e determinera' un aumento esponenziale dei processi". Fatti che si sono regolarmente avverati. "Ancora piu' grave -proseguiva il segretario del Sap - l'articolo che allunga i tempi di detenzione nei Cie. In queste strutture - ha ricordato - ci sono gia' tanti problemi, con frequenti rivolte e danneggiamenti: portare a 18 mesi la permanenza significa dover destinare ancora piu' uomini e mezzi per la sorveglianza; personale che viene ancora una volta sottratto al territorio". Ecco perchè alla prova dei fatti il "reato di clandestinità" non ha risolto nulla aggravando solo i costi per la Giustizia, con meno sicurezza per le strade, senza combattere il fenomeno e lo sfruttamento legato a quest'ultimo, addirittura aggravandolo. Il duro giudizio delle forze di Polizia era stato riconfermato lo scorso maggio in una intervista dove spiegava nuovamente che il reato di clandestinità fermava le espulsioni degli irregolari. Con questo emendamento le espulsioni dei cittadini irregolari potranno procedere per via civile, senza inghippi, senza inutili spese burocratiche (che gravano sulle tasche dei cittadini italiani), chi troverà persone in mezzo al mare potrà salvarle senza incorrere in nessun tipo di reato. Non lasceremo più morire nessuno in maniera inumana, ci sarà più sicurezza, più legalità e più umanità.
(fonte: beppegrillo.it / parlamento)
E qui viene il lieto fine. L’unica, piccola notizia buona di oggi: guardando sui loro siti e profili, i razzisti del M5s, nel cercare di guadagnare voti a destra e sinistra in modo schizofrenico, perdono proprio i consensi di quei preziosissimi razzisti che li hanno votati per il loro giustizialismo e si sentono oggi traditi dalla mancanza di cinismo dei grillini in commissione giustizia. I quali, in modo scomposto e con un faticosissimo copia-incolla, si sono affrettati a chiarire che gli immigrati potranno essere deportati più celermente e più a basso costo proprio grazie al loro emendamento, proprio come volevano i poliziotti del Sap: senza più lasciar morire nessuno “in maniera inumana”.
A me, di umano, piacciono le parole della mamma di Federico Aldrovandi riferite al Sap: “gli agenti condannati e coloro che dimostrano loro solidarietà non perdono occasione per dimostrarsi disumani”.

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