venerdì 5 dicembre 2014

IL SACCO DI ROMA, "GLI SCIACALLI"DI RENZI E IL CASO AZZOLINI Di Ciuenlai

Per non smentire la loro fama di "sciacalli politici", i renziani stanno approfittando della situazione romana per chiudere il cerchio sulla resa dei conti interna, aperta qualche mese fa, con tanto di richiesta di posti nella Giunta Marino (che fra parentesi da diavolo è passato al ruolo di santo, in pochi giorni). Al di là degli inconfutabili e stravolgenti fatti, sorge il sospetto che essi vengano adoperati per fini politici al grido di "Madia SIndaco subito". Sembra tanto che nel Pd si stia preparando, in tutta Italia, una specie di "notte dei lunghi coltelli", che chiuda per sempre con la storia del Pci e con chi, immeritatamente, la rappresentava. Tempi duri per D'Alema e soci e soprattutto per ZIngaretti, l'unico ex Ds che i renziani temevano. P.S. E che della questione morale alla segreteria nazionale del Pd non fregasse niente lo dimostra il fatto che ieri ha fatto votare con Forza Italia un no secco all'uso delle intercettazioni fatte al deputato del Ncd Azzolini indagato per truffa allo stato e associazione a delinquere per uan storia di finanziamenti per la ristrutturazione del porto di Molfetta. Il "Commissario del Popolo" Orfini ha dichiarato che "Il Pd Romano era permeato da infiltrazioni criminali". Perchè il Ncd di Molfetta no?

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