PERUGIA - L'associazione culturale e politica
Umbrialeft organizza per martedì 6 novembre alle ore 17:00, presso la
Sala Carlo Baioletti, in via Campo di Marte 8/m, Perugia, un incontro
con Franco Arminio, dal titolo "Conversazioni sul Paesaggio".
L'iniziativa sarà presentata da Stefano Vinti e parteciperanno Diego
Zurli, Regione dell’Umbria e Salvatore Vitale, Salviamo il Paesaggio.
Franco Arminio.Scrittore e poeta è nato e vive a Bisaccia in Irpinia d’Oriente. Dopo quattro raccolte di versi, in prosa ha pubblicato Diaro civile (Sellino 1999) Viaggio nel Cratere (Sironi, 2003), Circo dell’Ipocondria (Le Lettere, 2007), Vento forte tra Lacedonia e Candela (Laterza, 2008, Premio Napoli), Nevica e ho le prove (Laterza, 2009), Cartoline dai morti (Nottetempo, 2010, Premio Dedalus), Oratorio Bizantino (Ediesse, 2011), Terracarne (Mondadori, 2011). La sua ultima fatica letteraria è una raccolta di versi, Stato in Luogo (Transeuropa, 2012). È anche autore di documentari: Un giorno in edicola, La terra dei paesi, Scuola di paesologia, Giobbe a Teora, Terramossa. Nel 2010 è stato realizzato un film sul suo impegno dal titolo Di mestiere faccio il paesologo. Collabora con testate nazionali come “il Manifesto” e "il fatto quotidiano". A marzo 2013 uscirà un suo libro di saggi per le edizioni Bruno Mondadori.
Scrive per necessità, per lo stesso motivo per cui respira. Non ama definirsi uno scrittore, ma un «paesologo», ovvero «uno studioso di quei particolari organismi che sono i paesi», quelli con la “p” minuscola per intendersi. Secondo alcuni critici letterari è un neorealista alla Pasolini, secondo altri un meridionalista alla Carlo Levi.
Franco Arminio.Scrittore e poeta è nato e vive a Bisaccia in Irpinia d’Oriente. Dopo quattro raccolte di versi, in prosa ha pubblicato Diaro civile (Sellino 1999) Viaggio nel Cratere (Sironi, 2003), Circo dell’Ipocondria (Le Lettere, 2007), Vento forte tra Lacedonia e Candela (Laterza, 2008, Premio Napoli), Nevica e ho le prove (Laterza, 2009), Cartoline dai morti (Nottetempo, 2010, Premio Dedalus), Oratorio Bizantino (Ediesse, 2011), Terracarne (Mondadori, 2011). La sua ultima fatica letteraria è una raccolta di versi, Stato in Luogo (Transeuropa, 2012). È anche autore di documentari: Un giorno in edicola, La terra dei paesi, Scuola di paesologia, Giobbe a Teora, Terramossa. Nel 2010 è stato realizzato un film sul suo impegno dal titolo Di mestiere faccio il paesologo. Collabora con testate nazionali come “il Manifesto” e "il fatto quotidiano". A marzo 2013 uscirà un suo libro di saggi per le edizioni Bruno Mondadori.
Scrive per necessità, per lo stesso motivo per cui respira. Non ama definirsi uno scrittore, ma un «paesologo», ovvero «uno studioso di quei particolari organismi che sono i paesi», quelli con la “p” minuscola per intendersi. Secondo alcuni critici letterari è un neorealista alla Pasolini, secondo altri un meridionalista alla Carlo Levi.
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