venerdì 2 novembre 2012

Nuovo? giovane? di Lidia Menapace, www.controlacrisi.org




Vedo sempre il tg3 lineanotte prima di andare a dormire e compaiono un po' di facce nuove. La cosa è piacevole, le facce vecchie non hanno lasciato nè nostalgie, nè rammarichi, nè rimpianti. ma le nuove, mamma mia!
Il giovane più gettonato è Renzi che ha un buon impatto televisivo, sia perchè non è né stupido, nè incolto, e per di più toscano buon parlatore: il suo discorso è da progressista moderato, già molto inserito nel giochi di Palazzo. Ma questa sera ho sentito il sindaco Pdl di Pavia e una consigliera comunale vicentina del Pd, gradevoli facce pulite, piacevoli espositori senza rissa, ma talmente buonsensai, talmente prevedibili, talmente altoparlanti della linea del loro partito, che davvero non riesco a pensarli come nè nuovi nè "giovani".
Sembra che il nuovo sia appunto un parlare modesto e ovvio: bisogna essere onesti e competenti . ascoltare la "gente", ormai unica categoria sociologica, insomma davvero meglio il parlare proverbiale e con inflessioni dialettali e battute di Bersani.
Va bene: bisogna che i dirigenti e i rappresentanti siano onesti, competenti, possibilmente non stupidi e soprattutto capaci di riassumere e raccontare ciò che il loro partito confeziona e vende.
Ma sanno in che mondo vivono? E' possibile che parlando in Tv la sera di Sandy non capiscano che se non mettono sotto accusa il modello che ha prodotto mostri fragili e inabitabil come le megalopoli vigenti a cominciare da New York, non capiscono nulla? Se non si rendono conto che dovremo far fronte alla sfida climatica alla svelta ecc.ecc., di che cosa si occuperanno?
A me sembra che sia veramente passata la versione di Luhmann più luhmanniana che si possa immaginare. Luhmann, intelligentissimo politologo tedesco scrisse anni fa "La società complessa", per dare base teorica a Kohl, Thatcher e Reagan, dichiarando di essere un uomo di destra e prendendo parte alla lotta contro le grandi ideologie per sostituirle con lotte per single issues. Sembra il modello di amministrazione che si propone Crocetta e anche il Movimeno 5 stelle in Siciilia, sennò che cosa vuol dire che deciderà ogni volta cercando i voti che servono o -se M5s- lasciandosi sedurre volta a volta nel lavoro in assemblea? Un tessuto di lotte per singoli obiettivi, non connesso in schieramento o progetto ha bisogno di un governo forte e decisionista. Come appunto propone Luhmann, che tende a "ridurre" anche la complicata democrazia.
Su Luhmann si sa tutto, principale dote politica per realizzare il suo progetto è la "riduzione della complessità": più riduzione di così !

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