martedì 14 ottobre 2014

Meno tasse per loro... più tagli per noi




Mirabolante show di Renzi davanti alla platea di Confindustria: promette una manovra da 30 miliardi, molti dei quali saranno destinati alle imprese. Fuori le contestazioni della Fiom. Camusso durissima:
«Il premier ha fatto sua la piattaforma degli industriali, non ha idea di dove portare il Paese»
 

Giorgio Squinzi promuove Matteo Renzi sulla legge di stabilità: "Piena soddisfazione per le misure"

GIORGIO SQUINZI MATTEO RENZI
"Non possiamo che dichiarare la nostra piena soddisfazione". Lo ha detto il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, commentando le misure annunciate dal premier Matteo Renzi sulla legge di Stabilità e precisando che "vanno esattamente nella direzione da noi auspicata in tanti anni".
Il leader di Confindustria ha aggiunto: "Con l'abolizione della componente lavoro dell'Irap annunciata dal premier Renzi "si realizza un nostro sogno, una cosa che auspicavamo da tanti anni". Anche l'azzeramento dei contributi per i neoassunti è "una misura molto positiva", ha continuato Squinzi. "Ora aspettiamo l'attuazione delle norme ma non possiamo che dirci pienamente soddisfatti".
Squinzi giudica positivamente le misure per la legge di stabilità annunciate dal presidente del Consiglio agli industriali di Bergamo, anche se "come sempre attendiamo la conversione dei provvedimenti". A chi chiedeva se si può stimare l'impatto sul mercato del lavoro del provvedimento sugli sgravi fiscali per i neoassunti, il presidente di Confindustria ha replicato: "È difficile da dire, le assunzioni si fanno quando ci sono le richieste di mercato e in questo momento il mercato è molto depresso", ma le misure annunciate dovrebbero stimolare la fiducia.
Commentando poi l'opinione della Cgil secondo la quale la manovra del governo sarebbe depressiva, Squinzi ha osservato che "l'Italia è un Paese libero dove ognuno ha le proprie opinioni, noi non la pensiamo così".

Renzi regala soldi alle aziende tagliando le future pensioni.

Sciopero generale? Cgil: "Forse sì"
Mentre la manovra lievita improvvisamente a trenta miliardi, la Cgil “mette in campo” lo sciopero generale. O meglio, le parole sullo sciopero generale. Così dice la leader Susanna Camusso, a poco più di due settimane dalla passeggiata semifestiva a Roma in piazza San Giovanni e con un appuntamento a palazzo Chigi il 27. Insomma, se la situazione contingente poteva essere confusa il quadro generale si fa ancora più fosco. Oggi, con la conferenza stampa convocata a metà mattina al quartier generale della Cgil in corso d’Italia proprio per presentare la mobilitazione del 25 ottobre ci sarà modo di capire meglio cosa c’è nella testa della Cgil. Per ora siamo alle solite formule di rito, per nulla convincenti.
"Stiamo preparando il 25 ottobre con molte iniziative. E' una prima tappa di una mobilitazione che cresce e che determinera' le condizioni per uno sciopero generale",dice Camusso davanti . Tutto dipende quindi dalla piazza del 25 ottobre. Una piazza che la Cgil non è che si stia sbracciando per riempire.
Intanto, l’ex sindaco di Firenze continua a regalare soldi alle aziende. Il dono glie l’ha portato direttamente ieri, intervenendo all’assemblea della Confindustria di Bergamo (dove sono piovuti ortaggi e uova): quasi sette miliardi per la riduzione dell’Irap. Risorse che verranno prese direttamente dai tagli della spending review. Si profila una spending review come "mai" ne erano state fatte, da ben 16 miliardi. E 11,5 miliardi "liberati", spiega il premier, da un rapporto deficit-pil al limite ultimo del 2,9%. Non solo, Renzi ha promesso un taglio dei contributi previdenziali per tre anni alle aziende che assumeranno a tempo indeterminato. Sono soldi, ovviamente, che ci rimetteranno i lavoratori, visto che se li ritroveranno detratti dall’assegno pensionistico.

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