A
Borgaro, un paese in provincia di Torino di poco più di 13mila
abitanti, il sindaco, Claudio Gambino, ha proposto di far effettuare
corse separate ai bus, per i Rom e per gli altri cittadini. Lo ha
annunciato lui stesso in una intervista a La Stampa riferendosi al campo
nomadi di strada dell'Aeroporto, il più grande del capoluogo
piemontese. "Non è razzismo, è soltanto un modo per risolvere un
problema che va avanti da troppo tempo", ha sostenuto il primo
cittadino, annunciando l'intenzione di parlare con il questore di Torino
della proposta. La giunta di Borgaro è di centrosinistra, sostenuta da
Pd e Sel. Di segno contrario la reazione di Nicola Fratoianni, deputato
di Sel.
Dura la reazione di Ezio Locatelli, segretario del Prc di Torino. “La
proposta “avvallata dall'assessore comunale di Sel”, è “di una
stupidità assoluta”. “Non siamo in Sudafrica ai tempi dell'apartheid-
continua Locatelli - siamo in un Paese dove la Costituzione fa
giustamente divieto di qualsiasi discriminazione. I temi della sicurezza
e della convivenza, nella misura in cui esistono, si affrontano in
altro modo, nel rispetto della dignità di tutte le persone senza
discriminazione e distinzione alcuna ‘di sesso, di razza, di lingua, di
religione, di opinioni politiche e di condizioni personali e sociali’”.
“Quella del sindaco e dell'assessore di Borgaro è l'espressione del
degrado in cui è caduta tanta parte della politica istituzionale –
conclude Locatelli - . C'è da vergognarsi. Un degrado al quale bisogna
reagire con forza".
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